Mercoledì 24 Aprile 2024

Crisi Milan: Inzaghi in bilico, ma Berlusconi vuole evitare l’esonero

Tutti uniti per uscire dalla crisi. Il Milan si compatta attorno a Filippo Inzaghi e alla sua squadra nella speranza che la doppia sfida in quattro giorni con la Lazio possa rappresentare la svolta

Pippi Inzaghi e Adriano Galliani (Olycom)

Pippi Inzaghi e Adriano Galliani (Olycom)

Milano, 21 gennaio 2015 - Mica vero che il Grande Capo s’è arrabbiato col Milan e i suoi discoli pargoli. Mica vero che abbia fatto desolate considerazioni sulla qualità della rosa, che all’atto pratico arriva a perdere con squadre diremo meno pregiate. Mica vero che Pippo Inzaghi dorma preoccupato. Insomma, ieri smentite su tutto il fronte occidentale. Smentite che in un certo senso confermano il disagio strutturale di un Milan che perde il pullman, cambia conducente e navigatore satellitare (Allegri, Seedord, Inzaghi) e dopo qualche strappo da torpedone, torna a muoversi a passo d’uomo, a vista o svista che sia. Anche ieri Adriano Galliani, l’amministratore delegato campale, è salito a Milanello per tener su di giri la brigata e il conducente. L’Adriano si è fatto latore di un messaggio di Silvio Berlusconi: oltre alla smentita di cui sopra, c’erano anche parole di conforto: Pippo lavori tranquillo poiché l’attendono due sfide cruciali contro la Lazio.

Cruciali fino a che punto? Che persa l’una o l’altra (sabato all’Olimpico, campionato; martedì a San Siro, Coppa Italia) la panchina del Diavolo subirà uno scossone? Improbabile. Comunque sia, gli allibratori fanno già il loro mestiere di chiodaioli, prendendo le misure al Pippo e a suoi eventuali successori. Qui parliamo bene di traghettatori, poiché di incarichi più lunghi non ci arriva nemanco la fantasia del mago di Bollate: dopo aver incolato su Mauro Tassotti, eterno secondo, la quota del 2,00 quasi scontata, ecco Luciano Spalletti seguire con un 2,35. Staccato procede poi Cesare Prandelli con un 5,00. Remoti corrono poi Marcello Lippi (35,00), Arrigo Sacchi (50, 00), Fabio Capello e Leonardo (250, 00). Nosferatu (8400,00) e l’Orso Yoghi (27.550, 00). Considerato che Clarence Seedorf è ancora a busta paga (3 milioni e rotti, ma soprattutto milioni) e che l’ipoteticissimo esonero di Inzaghi costerebbe altri 800 mila cucuzz-euro, non ce lo vediamo comunque bene un terzo salariato di panchina. Non era questo il momento migliore per l’avvento dello spagnolo Suso (né quello di Alessio Cerci...) ma ieri il centrocampista ventunenne s’è ieri subito allenato col Milan, dispensando l’ottimismo del neofita: «Ho parlato con Diego Lopez ma anche con gli altri, mi sto trovando bene. La posizione in classifica verrà di partita in partita, dobbiamo lavorare per rincorrere il terzo posto, dobbiamo lavorare poi vediamo partita dopo partita quello che succede. Posso giocare anche subito, dove vorrà Inzaghi. Da piccolo il mio mito era Kakà». Intanto, per non farsi mancare nulla, ecco due infortunati freschi freschi: Daniele Bonera, lesione al bicipite femorale sinistro (2 settimane di stop); Nigel de Jong, noie al flessore coscia destra (tempo da valutare). Insomma, piove dove già tuona...