Abbiati: "Piccole convinte di giocarsela contro il Milan, non deve succedere"

Cristian Abbiati, 17 anni dopo. A Bologna il suo esordio in Serie A, nel lontano 1999, con la maglia del Milan; sabato sera invece il suo Milan, che quella stagione vinse lo scudetto, deve battere i rossoblù per restare in corsa per il sesto posto di LUCA GUAZZONI

Abbiati (foto Ansa)

Abbiati (foto Ansa)

Milano, 4 maggio 2016 - Cristian Abbiati, 17 anni dopo. A Bologna il suo esordio in Serie A, nel lontano 1999, con la maglia del Milan - complice la squalifica di Sebastiano Rossi per il famoso braccio teso a Bucchi -; sabato sera invece il suo Milan, che quella stagione vinse lo scudetto, deve battere i rossoblù per restare in corsa per il sesto posto. Lo specchio dei tempi. "Avevo tanti capelli di quella partita. Ma ricordo tutto di quella gara. Ricordo la pacca sulla spalla di Costacurta dopo una parata. E' un ricordo che porterò sempre dentro al mio cuore e per sempre. Per me la maglia del Milan era un sogno dopo tanta gavetta. Pensare che alla fine di quella stagione abbiamo vinto anche lo Scudetto. Maldini, Costacurta, Albertini, Seba Rossi, mi hanno aiutato tantissimo. Sono entrato nello spogliatoio con timidezza e paura. Il primo discorso a Maldini lo feci dopo 6 mesi. Per me tutto questo è ancora un grande ricordo".

Ma cosa è cambiato in questi anni per vedere un Milan così in difficoltà? "Tutte le squadre affrontando il Milan danno qualcosa in più. Purtroppo le squadre in questo momento vengono a San Siro e vengono a giocarsela. Una volta venivano qui pensando di limitare i danni. Deve tornare questa mentalità. Dobbiamo fare i 3 punti per restare attaccati al treno del sesto posto. Ce l'avevamo in pugno fino a domenica e adesso le prossime due gare sono fondamentali per avere la certezza di entrare in Europa. La Coppa Italia? Sappiamo che se dovessimo vincerla, a parte la vittoria del trofeo, ci permetterebbe di andare in Europa. Noi dobbiamo lottare per il sesto posto, per assicurarci tramite il campionato questo accesso".

Un nuovo ruolo da mamma chioccia e un contratto in scadenza che potrebbe essere rinnovato per continuare a far crescere Donnarumma: "Con i giovani portieri ho un buon rapporto. Cerco di fargli capire determinate cose e cerco di scherzare. L'importante è che siamo uniti. Se Gigio fa bene, siamo tutti felici. Ha un potenziale enorme, pazzesco. Se gli posso dare un consiglio, lo faccio volentieri. Ieri ha iniziato l'allenamento Gigio ed era un po' serio e gli ho detto di ridere. L'errore è umano, anche i grandi campioni li fanno".

Abbiati divideva la stanza con Gattuso e Brocchi che ora ha ritrovato come allenatore: "Per Brocchi non è facile. Ha un idea di possesso, difficile da fare in corsa con i giocatori, ma stiamo cercando di migliorare su quello che ci chiede. Purtroppo il tempo non è dalla nostra parte, e dobbiamo mettere in campo tutto quello che riusciamo ad apprendere da lui". Il portiere di Abbiategrasso ha un passato all'Atletico Madrid che ieri si è qualificato alla finale di Champions League: "Mi fa piacere per loro. Sono partiti con un progetto e lo stanno portando avanti. 2 finali in 3 anni sono un gran successo, spero possano portare a casa la Champions. Ho ancora qualche amico nello staff e nella dirigenza. Se mi sarà possibile andrò a vedere il match. Il mio desiderio per l'anno prossimo? Andare in Europa e vincere la Coppa Italia".

di LUCA GUAZZONI

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro