Emergenza caldo. E Milano ha il mal d’afa: boom di chiamate al 118

Schierate 110 ambulanze fino a nuovo ordine, il Comune: "Segnalateci persone in difficoltà". Oggi le temperature sfioreranno i 40 gradi di Eleonora Pisaniello

Caldo e afa a Milano

Caldo e afa a Milano

Milano, 5 luglio 2015 - Pù sale il termometro, più aumentano le chiamate al 118. La centrale operativa di Areu, a Niguarda, ha registrato dati in aumento del 38%, rispetto agli stessi giorni dello scorso anno: 1.250 interventi effettuati venerdì, a fronte di 900 missioni a inizio luglio del 2014. Mentre rispetto alle ultime due settimane, da quando la temperatura è salita fino a toccare i 38 gradi percepiti, le richieste sono state il 10 per cento in più, la stessa media monitorata anche giovedì.

«Per far fronte alle richieste abbiamo chiesto l’inserimento di mezzi aggiuntivi che siano disponibili nelle ore più calde, e quindi critiche» spiega Davide Arghetti, capoturno del 118. Da ieri ci sono 10 ambulanze in più a partire dalle 14, e altre 4 nel tardo pomeriggio: «La nostra sala operativa conta 90 mezzi di soccorso di base nelle fasce di maggior copertura - prosegue Arghetti -, oltre ai mezzi avanzati: automatica, autoinfermieristica ed elisoccorso». Il totale è di 110 vetture a disposizione per fronteggiare l’emergenza afa. E sarà così fino a nuovo ordine. Il bollettino del Ministero della salute ha confermato il livello di allerta 3 per Milano, il massimo. Proprio dalla città, dove il cemento aumenta la calura, infatti, arriva il maggior numero di richieste di soccorso al 118. Per questo motivo l’assessorato alle Politiche sociali del Comune già da due giorni ha potenziato i servizi di assistenza rivolti agli anziani fragili e alle persone con disabilità, attivando eccezionalmente anche per il fine settimana, dalle 8 alle 20, il numero verde gratuito 800.777.888. «Chiediamo a tutti i milanesi, a partire dai vicini di casa di segnalarci anziani o persone con disabilità che vivono sole e potrebbero avere bisogno di aiuto - lancia l’appello l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino -. I nostri servizi sono a disposizione proprio di chi è più fragile e malato e a causa del caldo potrebbe aggravare la propria situazione e trovarsi in difficoltà».

Avanti, dunque, anche con il decalogo diffuso dalla Regione per scongiurare malesseri causati dalla canicola: bere molto, tenere finestre aperte e tapparelle abbassate, bagnarsi il capo in caso di maldisposta e indossare vestiti in fibre naturali ampi e leggeri. In caso di ipertensione consultare il medico.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro