Natale, cardinale Scola in Duomo: "Dio mette al centro l'uomo". E fa gli auguri in italiano, spagnolo e francese

Angelo Scola ha chiuso il suo discorso con un augurio in tre lingue- ripreso dalla messa di mezzanotte del 1971 di Papa Paolo VI. Dopo il Pontificale, si è recato a far visita alle donne vittime di violenza nella casa protetta Primula. Sabato l'Arcivescovo partirà per la Terra Santa con 350 pellegrini

Il cardinale Angelo Scola celebra la Messa di Natale in Duomo a  Milano

Il cardinale Angelo Scola celebra la Messa di Natale in Duomo a Milano

Milano, 26 dicembre 2014 - "Dio, per primo, mette radicalmente al centro l'uomo. E non l'uomo in astratto ma ciascuno di noi è, personalmente, singolarmente preso in considerazione ed abbracciato nella sua intera umanità, nella sua inviolabile dignità, nelle sue relazioni costitutive a cominciare da quelle familiari. Tutto ciò brilla con intensa attrattiva nella santa famiglia di Nazareth che, anche oggi, mantiene tutta la sua benefica attualità". Questo un passaggio dell'omelia di Natale, tenuta in Duomo a Milano, del cardinale Angelo Scola e concelebrat dai Vescovi ausiliari Mascheroni e Martinelli e dai Canonici del Capitolo metropolitano.  "Ma il Natale - ha sottolineato l'arcivescovo - ci rimette di fronte a quel fattore potente, sempre esposto al 'rischiO', che è la nostra libertà. Pone infatti la libertà di ciascuno davanti alla grande scelta della vita, l'unica veramente decisiva: accogliere o rifiutare di essere salvati, cioè assicurati, liberati dalla fragilità, dal peccato e dal terrore della morte". 

L'arcivescovo Angelo Scola ha chiuso il suo discorso con un augurio in tre lingue - inglese, spagnolo e italiano - ripreso dalla messa di mezzanotte del 1971 di Papa Paolo VI: "Questo piccolo Gesù di Bethleem è il punto focale della storia umana: in Lui si concentra ogni cammino umano". Quindi ha augurato Merry Christmas, Feliz Navidad e Buon Natale. E, prima della benedizione papale con l’indulgenza plenaria – “per facoltà ottenuta da sua santità Francesco” –, ancora un pensiero: "Cerchiamo di prendere una mossa nuova di libertà nella preghiera, nel cuore, nella condivisione, nell’azione e soprattutto facciamo spazio il più possibile ad accogliere chi è nel bisogno; facciamo memoria di tanti fratelli che soffrono per la fede, come cristiani, come donne e uomini di altre religioni, come uomini che cercano la giustizia. Che oggi vi sia un momento espresso di letizia in ogni casa, che il dolore si vinto dalla tenerezza del Bambino Gesu".

PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA -  Sabato mattina partirà il pellegrinaggio diocesano in Terra Santa guidato dall'Arcivescovo Scola. Il cardinale partirà dall'aeroporto di Malpensa alle 6.55 con 350 pellegrini sul volo diretto a Tel Aviv. All'arrivo si trasferirà a Betlemme dove alle ore 17 celebrerà la Santa Messa presso l'Istituto dei Salesiani. Qui consegnerà al Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, una reliquia del beato Paolo VI, risalente all'episcopato milanese del cardinale Montini. Domenica 28 dicembre, raggiunta Gerusalemme, il cardinale Scola presiederà la Messa nella Basilica del Getsemani alle ore 11. In serata incontrerà insieme ai fedeli ambrosiani il Patriarca di Gerusalemme e dei Latini, Sua Beatitudine Fouad Twal, al quale farà dono di una seconda reliquia del beato Paolo VI. Lunedì 29 dicembre, ultima giornata del cardinale Scola in Terra Santa, l'Arcivescovo celebrerà alle 6.30 la Santa Messa al Santo Sepolcro. Il pellegrinaggio è stato organizzato dalla Diocesi di Milano per ricordare lo storico viaggio in Terra Santa di Paolo VI di 50 anni fa.