Mercato Milan, scambio Destro-El Shaarawy: ora si può

I due giocatori vogliono giocare con maggiore continuità. Prestito o cessione? di Giulio Mola

Menez ed El Shaarawy (Reuters)

Menez ed El Shaarawy (Reuters)

Milano, 20 dicembre 2014 - Il dibattito si è già aperto, ancor prima della trattativa vera e propria. Conviene (e a chi?) uno scambio Destro-El Shaarawy? E ci sono i presupposti per portare a termine questa operazione già a gennaio da parte di Roma e Milan? Partiamo da un dato di fatto: i due giocatori non stanno vivendo un momento positivo nelle rispettive squadre, probabilmente entrambi anche stasera partiranno dalla panchina ma l’affare potrebbe andare in porto solo se il club di via Aldo Rossi riuscirà a liberarsi di Torres. Di sicuro se il Faraone mugugna in panchina, il giallorosso non se la passa meglio. Domenica scorsa la Roma ha espugnato Marassi battendo il Genoa, ma Rudi Garcia ha preferito fare a meno di Destro, a dimostrazione (se ci fosse bisogno di ulteriori conferme) che l’attaccante ascolano non fa esattamente al caso del francese. L’ex Siena, da parte sua, ha più volte manifestato voglia di giocare con maggiore continuità e sofferenza nel restare quasi sempre a guardare. Curioso, però, che entrambi gli allenatori pubblicamente continuino a fare grande affidamento sui due giocatori. Lo ha fatto Rudi Garcia, che pure lo ha utilizzato raramente nelle partite-chiave della stagione, lo ha ribadito anche Pippo Inzaghi: «Io vedo Stephan molto sereno. Ci parlo tutti i giorni. Siamo stati compagni di squadra e penso che ci sia una stima reciproca. Gli ho sempre detto di stare sereno. Finché ci sarò io al Milan, lui starà qui. Poi starà a me metterlo in campo e provare a farlo rendere al meglio». 

Fin qui le parole. Poi entrano in ballo i sentimenti. Milanista sin da bambino, Stephan ha coronato il suo sogno trasferendosi a Milanello poco più che ragazzo, ed arrivando a vestire quella maglia che aveva sempre rappresentato l’obiettivo principale della sua carriera. Dopo l’arrivo di Mario Balotelli, lentamente il Faraone si è eclissato. Tante difficoltà e rendimento in calo, dovuto agli spazi che diminuivano suo campo e soprattutto ad una sequela di infortuni inusitata per un ragazzo tanto giovane. Situazione paradossale che il trasferimento di SuperMario al Liverpool ha risolto solo in parte, visto che anche in questa stagione El Shaarawy non è riuscito a trovare continuità dal punto di vista realizzativo. Di qui le voci di possibili cessioni, o comunque di interessamenti di altri club, anche stranieri, nei suoi confronti. Vederlo sbocciare lontano da San Siro sarebbe difficile da digerire, ma è anche vero che il tempo degli alibi sta per scadere. E poi, immaginate veder decollare Destro, uno cresciuto nelle giovanili dell’Inter, club che non ha saputo valorizzarlo? Insomma, al di là degli spifferi di radiomercato, ci sono tante ragioni valide perché l’operazione possa andare in porto. Il tutto confermato dalla disponibilità dei procuratori delle parti a trattare, anche per la sola ipotesi del prestito “secco“ per 6 mesi. Ma la Roma e il Milan meditano addirittura uno scambio a titolo definitivo, che potrebbe generare importanti plusvalenze, utili in sede di bilancio. di Giulio Mola