Segrate (Milano), 20 maggio 2015 - Matteo Salvini in serata ha partecipato a un appuntamento elettorale a Segrate per le comunali. Location blindatissima ma, appena il leader del Carroccio è sceso dall’auto, è stato contestato. Il centinaio di militanti leghisti presenti ha iniziato a gridare «Matteo, Matteo». In quel momento è partito però il lancio di uova e vernice di vario colore, che ha schizzato su quasi tutti i presenti. "Questa è la rivoluzione di quattro disadattati?", la prima reazione di Salvini. "Adesso però inizieranno a pagare i danni", ha aggiunto. Una cinquantina i giovani contestatori che si sono presentati a Segrate con bandiere di Rifondazione Comunista e antifasciste.
La contestazione du questa sera «conferma che il voto del 31 maggio sarà anche un referendum fra le persone educate, normali e gli imbecilli che rappresentano il concetto di democrazia della sinistra», ha aggiutno il segretario della Lega Nord nel breve comizio elettorale. «Non arretreremo neanche di un millimetro».
Al termine del comizio, quando i manifestanti che contestavano Salvini hanno cercato di interrompere l’aperitivo elettorale, è scattata una breve carica della polizia. Da una finestra di un bar in cui si trovava Salvini, hanno cominciato a urlargli "fascista". Quando gli agenti hanno cercato di allontanarli c’è stato il contatto, con lancio di fumogeni e petardi: a quel punto è partita la breve carica. Nel frattempo Salvini ha lasciato il locale da un’uscita secondaria.
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