Mattarella a Milano: "Nel mondo c'è forte richiesta di Italia, lo ha dimostrato Expo"

Il Presidente della Repubblica al Museo Diocesano è intervenuto in occasione dell'82esimo congresso nazionale della società Dante Alighieri

Sergio Mattarella durante il suo intervento a Milano

Sergio Mattarella durante il suo intervento a Milano

Milano, 26 settembre 2015 - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è arrivato a Milano sabato mattina per recarsi - poco dopo le dieci - al Museo Diocesano è intervenuto in occasione dell'82esimo congresso nazionale della società Dante Alighieri, che quest’anno ha come tema “Alimentare la presenza dell’Italia nel pianeta”. E’ la prima volta che un presidente della Repubblica partecipa ad un convegno della società Dante Alighieri. Ad accoglierlo il presidente della società Andrea Riccardi, il prefetto Francesco Paolo Tronca, il vicesindaco Francesca Balzani e l’assessore all’Economia della Lombardia Garavaglia. Al convegno è presente anche Gianni Letta.

"DESIDERIO DI ITALIA NEL MONDO" - “Nel mondo vi è un forte desiderio di Italia, lo ha dimostrato Expo, una scommessa riuscita malgrado tante iniziali perplessità”, ha dichiarato il presidente aprendo il suo intervento in occasione dell’anniversario della società Dante Alighieri. Per Mattarella “il desiderio di Italia è nella parte alta della classifica dei desideri mondiali”. “Il confronto con le risorse impiegate da altri Paesi europei per promuovere la propria lingua fa capire quanto sarebbe necessario un impegno finanziario maggiore da parte dello Stato. Ma non è solo questione di fondi - ha aggiunto Mattarella - servono idee, entusiasmo proposte”. 

"LA LINGUA VEICOLO DI INTEGRAZIONE" - “Dovremmo essere più impegnati nel promuovere e assicurare la conoscenza della nostra lingua agli immigrati che si insediano nel nostro Paese. Alimentare la presenza dell’Italia nel pianeta”. “In Italia la lingua italiana può essere veicolo di integrazione tra cittadini e le diverse comunità di immigrati che si sono insediate nel nostro territorio. E’ la lingua della reciproca comunicazione, è conoscenza, che abbatte muri e previene la formazione di ghetti”, ha continuato il capo dello Stato. Mattarella ha aggiunto che allo stesso tempo le istituzioni pubbliche dovrebbero riservare particolare attenzione alla diffusione e alla difesa della lingua italiana nei Balcani e nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo “dove può diventare anche strumento di pace, amicizia e collaborazione”.

"SERVE PIU' IMPEGNO DELLO STATO" - Il confronto con i dati con gli altri Paesi europei "fa capire quanto sarebbe necessario un maggiore impegno dello Statoper promuovere la lingua italiana, a spiegato Mattarella. 

Prima di Mattarella, il presidente Andrea Riccardi aveva ricordato che i fondi della società sono stati tagliati dell’80%, spiegando che lo stato francese investe 760 milioni l’anno, la Gran Bretagna 826 milioni, la Germania 218 milioni, la Spagna 80 milioni, mentre "la Dante riceve 600 mila euro". "C’è una diffusa domanda di Italia - ha spiegato Riccardi - se non coltivata, non sarà eterna" mentre invece "per far amare l’Italia, i suo prodotti e la sua terra occorre investire".

 

 

 

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