Dirsi "sì" in un giorno sulle note di Elvis: sempre più milanesi scelgono Las Vegas /MAPPA

Milano, 10 marzo 2016 - Cosa accomuna Bon Jovi e Angelina Jolie, Frank Sinatra e Paul Newman, Elvis Presley e Britney Spears, senza dimenticare la nostra Malika Ayane? Tutti questi cantanti o attori han detto sì all’altare nella «sin city», «città del peccato» e dei casinò o, come preferiscono appellarla le autorità locali, nella «capitale mondiale dell’intrattenimento»: Las Vegas. Sì, perché la possibilità di legarsi ufficialmente al proprio partner «in un giorno solo» ha sempre affascinato vip e star delle sette arti. Ma non solo. Sempre più cittadini lontani dai rotocalchi scelgono la meta americana o altri luoghi esotici per la cerimonia più importante della vita di coppia. Milanesi compresi. Lo scorso anno 368 matrimoni contratti all’estero sono stati trascritti dagli uffici di via Larga. E tra i luoghi dove si sono celebrate le nozze (ben 86 nazioni), non mancano i posti esotici. Tredici in Cina, 11 in Brasile, 6 in Giappone, 5 in Thailandia, 4 alle Seychelles, 3 a Cuba, 2 alle Bahamas, in Kenya e alle Mauritius, 1 ad Antigua. Negli Stati Uniti ben 21, compresi gli «speed wedding» della capitale del Nevada.

Attenzione: i matrimoni trascritti sono anche quelli di sposini stranieri che hanno scelto la città del Domm per vivere. Ma non c’è dubbio che i milanesi che scelgono di «sposarsi in paradiso» siano in aumento. Come conferma Hotelplan Italia (sede in corso Italia), una delle agenzie specializzate nel settore. «Nell’ultimo anno abbiamo gestito circa una decina di matrimoni a Las Vegas – comunica Fabio Introna, Tour Operating Manager dell’azienda – e indubbiamente si tratta di una domanda in crescita che riguarda tutte le destinazioni». Si può scegliere tra le mille cappelle della città, scambiarsi l’anello in un resort tropicale o con l’accompagnamento di Elvis “dal vivo’’. Oltre a Las Vegas, le mete più ambite per nozze da sogno sono «quelle più tipiche anche della luna di miele – prosegue Introna – e quindi: Oceano Indiano (Maldive, Mauritius, Seychelles), Polinesia, Bali, Caraibi e Stati Uniti. La crescita rispetto allo scorso anno si attesta a circa un più 10 per cento». E le coppie “emigrate’’ per sposarsi sono state circa un centinaio. Ma è così complicato organizzare? Il sito della Farnesina informa che «per sposarsi negli Usa è necessario solo presentarsi alle competenti autorità statunitensi con un passaporto valido». Peccato che i dolori comincino quando si torna in Italia. E si provi a far riconoscere – burocraticamente – la promessa di amarsi e onorarsi. Per tutti i giorni della propria vita.