Scala, la ballerina Marygarret torna in teatro a quattro anni dal licenziamento

Ier mattina Mariafrancesca Garritano ha varcato la soglia del Piermarini

La foto postata dalla ballerina su Facebook

La foto postata dalla ballerina su Facebook

Milano, 25 maggio 2016 - I suoi fan l’aspettavano. E ieri mattina, puntuale, Mariafrancesca Garritano ha festeggiato il suo ritorno alla Scala con un’istantanea emblematica: il tesserino con foto e nome che certifica il reintegro nel tempio della lirica a quattro anni dal licenziamento. "Come promesso: faccio parlare le immagini", il post sulla sua bacheca Facebook. Oggi prima lezione, poi si vedrà. In ogni caso, il più è fatto. Il cammino è stato lungo anziché no. Tutto inizia nel febbraio del 2012, quando l’allora sovrintendente francese Stéphane Lissner caccia la danzatrice calabrese "per giusta causa" a seguito di alcune interviste in cui vengono riportate dichiarazioni di Marygarret sulla diffusione dei disturbi alimentari nel mondo della danza, Piermarini compreso. Dichiarazioni ritenute da via Filodrammatici incompatibili con "i doveri fondamentali che legano un dipendente al suo datore di lavoro, facendo venir meno il necessario rapporto fiduciario che è alla base di tale legame".

Dichiarazioni "travisate a fini scandalistici", hanno sempre sostenuto i legali della ballerina, Alessandro Russo e Simone Emiliani, in particolare quelle contenute nel colloquio pubblicato dal settimanale britannico The Observer nel dicembre del 2011. Peccato che di quella conversazione non si sia mai trovata la registrazione audio (ammesso che esistesse), nonostante il Tribunale del lavoro abbia chiesto di recuperarla persino al Ministero della Giustizia di Sua Maestà. Niente da fare. Così, tra rinvii e sostituzioni di giudici trasferiti altrove, si arriva faticosamente al 2014, quando la Corte d’Appello ribalta l’ordinanza provvisoria che in prima battuta aveva dato ragione alla Scala. Tutto finito? Nient’affatto. Il Piermarini porta la battaglia in Cassazione. E perde. Due volte. Nel primo caso, la Suprema Corte impone al teatro di pagare alla Garritano tutti gli arretrati e di riprendere a versarle regolarmente lo stipendio, pur senza usufruire delle sue prestazioni.

A inizio aprile 2016 è giunta la parola "fine", col ricorso scaligero rigettato in via definitiva. "Siamo soddisfatti dell’esito della vicenda giudiziaria – il commento degli avvocati – e siamo anche sicuri che Mariafrancesca troverà un ambiente sereno al Piermarini, visto che finalmente è stato chiarito che quel licenziamento è stato soltanto frutto di un fraintendimento". Ora Marygarret potrà testarlo di persona.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro