Coppia dell'acido, l'ipotesi: un incontro settimanale col figlio in carcere

E' una delle ipotesi al vaglio dei servizi sociali: incontri una volta alla settimana ma in carcere tra il figlio neonato e i genitori. Intanto i nonni materni iniziano gli incontri per la procedura di adottabilità ma le richieste sono decine

Martina Levato e Alex Boettcher

Martina Levato e Alex Boettcher

Milano, 24 agosto 2015 - Martina Levato e Alexander Boettcher potrebbero incontrare il figlio neonato il 15 agosto nel carcere in cui sono detenuti per l'accusa di una serie di aggressioni con l'acido, una volta a settimana. È una delle ipotesi al vaglio degli operatori dei servizi sociali incaricati dal tribunale dei minorenni di redigere una relazione sulle parti coinvolte nella procedura di adottabilità apertasi per il bambino. Gli incontri dunque potrebbero tenersi a San Vittore e non nella comunità dove il piccolo è stato portato. Per ora non e' stato stilato un vero proprio calendario.

Due operatrici hanno dunque incontrato i nonni materni. E' emerso che dovrebbero incontrare il piccolo due volte questa settimana e secondo quanto riferisce il loro legale, l'avvocato Laura Cossar, nell'incontro è stata spiegata loro la procedura. Gli esponenti dei servizi sociali sono incaricati di valutare le loro competenze nell'ambito del procedimento di adottabilità disposto dal tribunale per i minorenni nei confronti del figlio di Martina. I giudici minorili hanno dato tempo ai servizi sociali fino al 30 settembre per depositare la loro valutazione ma gli operatori non hanno ancora calendarizzato gli incontri utili a redigere la relazione, cosa che Cossar chiede in via urgente. Le altre richieste di adozione pervenute al tribunale dei minori sono tante, alcune decine. Come disposto dal tribunale, tuttavia, Martina e Alexander, oltre ai nonni, potranno continuare a veder il bambino una volta a settimana. I due amanti della coppia dell'acido sono stati condannati in primo grado a 14 anni di reclusione per l'aggressione a Pietro Barbini e sono tuttora a giudizio per altre, analoghe aggressioni.

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