Maroni: "Non spendo i soldi dei lombardi per mantenere i clandestini"

Il presidente della Regione Lombardia non ammette repliche al congresso della Lega Nord di Rossella Minotti

 Maroni, per lui il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio (repertorio)

Maroni, per lui il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio (repertorio)

Milano, 21 luglio 2014 - Il Congresso federale della Lega Nord si tiene a Padova, dove Massimo Bitonci ha riconquistato lo scranno del primo cittadino. Ma è il milanese Matteo Salvini a vedere riconfermata la sua leadership. Platea entusiasta, che si schiera con il giovane leader e anche con il suo predecessore, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni recentemente entrato nel mirino della magistratura che gli ha inviato un avviso di garanzia su questioni relative a Expo 2015.  "Sono trasparente come l’acqua, più trasparente dell’acqua, sono incazzato ma tranquillo perché è una cosa così ridicola..." - incalza un Maroni insolitamente duro - "Sono accusato di due telefonate che non ho mai fatto, non le ho fatte e indaghi me? Sono indagato per un viaggio a Tokyo, un viaggio per una delegazione di quattro persone e tra quelle non c’ero io. Se questa è la giustizia italiana ragazzi, bisogna fare gli scongiuri. Indagate pure su di me, tutte le procure che volete, non troverete nulla di nulla - aggiunge - fate però le stesse indagini anche sui viaggi fatti da Renzi, dalla Kyenge e poi ci mettiamo a ridere. Ci provano perché la Lombardia e il Veneto sono gli ultimi presidi di democrazia, contro l’invasione e l’occupazione abusiva della sinistra e la colpa di questa insistenza dei magistrati è di Salvini che è stato troppo bravo e ha portato su la Lega quando eravamo dati per morti".

E invece la Lega di Matteo Salvini è viva, anzi vivissima. E di nuovo unita. Gli avversari interni del giovane leader ripiegano e insieme a Maroni sono alla fine tutti concordi sulla riconferma. All’orizzonte ci sono scelte politiche non scontate. Come si dipanerà l’inevitabile alleanza col centrodestra? Salvini lascia il posto al veronese Flavio Tosi per eventuali primarie ("Non sono all’altezza di fare il leader del centrodestra"), ma potrebbe insistere nel voler giocare la partita contro Giuliano Pisapia come candidato sindaco di Milano. E a settembre c’è da scegliere il candidato per le elezioni regionali in Emilia ma soprattutto il candidato sindaco per Venezia. Ufficialmente il Carroccio di Salvini ribadisce la sua unicità. Ma, come ricordano molti rappresentanti di Forza Italia e Ncd, la Lega da sola può fare poco.

Certo le distanze sono molte. Lo ricorda anche Maroni, con dichiarazioni destinate ad avere una coda polemica in questi giorni in Regione, in particolare col Nuovo Centrodestra: "Non spenderò mai i soldi dei lombardi per accogliere e mantenere i clandestini" - dice -. "Mi hanno criticato per questo perché nell’aggiornamento di bilancio ci sarebbero i soldi, 30 milioni di euro, ma sono lì per finanziare il referendum sulla Lombardia regione a statuto speciale, e lì rimarranno. La regione a statuto speciale ci risolverebbe molti problemi, ci teniamo tutti i nostri soldi e fine delle trasmissioni per chi ha continuato a rubarceli". 

Resta intatto infatti l’articolo 1 dello Statuto Federale, quello che definisce l’indipendenza della Padania “finalità“ del movimento. Cambiano invece le norme per poter accedere al finanziamento ai partiti, come da legge. Principali accusati sul palco del congresso Lega Matteo Renzi e il renzismo. Male dilagante, per Salvini, visto che secondo lui anche Silvio e Piersilvio Berlusconi sono stati assolti dai magistrati perché vanno a braccetto con il presidente del Consiglio. "Siamo noi l’unica alternativa" ribadisce il segretario prima di lanciare l’ennesima provocazione, uno sciopero fiscale per l’autunno. Preparandosi a salire ancora un po’ nei sondaggi.

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