Case popolari, Maroni dice no alle deroghe: "Il Comune di Milano rispetti le regole"

Interviene anche l'assessore regionale alla Casa, Paola Bulbarelli: "Il Comune ci ha chiesto in deroga 426 alloggi, ma entro fine anno ridaremo alle famiglie milanesi 1.100 alloggi riqualificati"

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni

Milano, 25 luglio 2014 – Il governatore lombardo Roberto Maroni interviene sulla polemica tra Regione e Comune di Milano sull'assegnazione in deroga di oltre 400 alloggi popolari: "Non vogliamo fare discriminazioni con deroghe che snaturino le graduatorie e facciano perdere diritti. Chiediamo a tutti, anche al Comune dI Milano, di rispettare le regole".

"Se c'è da intervenire a liberare le case occupate abusivamente bisogna farlo senza scorciatoie - aggiunge -. Non è stata concessa la deroga perché non ci sono le condizioni, ma mettiamo risorse a disposizione anche per il Comune di Milano per intervenire in maniera giusta ed equa".

L'assessore regionale alla Casa, Paola Bulbarelli, spiega: "Il Comune ci ha chiesto la deroga di 426 alloggi, ma entro fine anno ridaremo alle famiglie milanesi 1.100 alloggi riqualificati, grazie al nostro bando del 2013". E questi 1.100 alloggi che saranno ristrutturati, secondo l'assessore, spiegano da soli perché la richiesta della deroga non sia accettabile. Inoltre "non esistono cittadini 'di serie A' e cittadini 'di serie B'. Tutti devono avere la stessa possibilità di accedere a un alloggio popolare e non possono esserci scorciatoie per nessuno".

Per queste ragioni, oggi, con una delibera, la giunta regionale ha negato al Comune la possibilità di aumentare dal 25 al 50 la percentuale di alloggi da assegnare in deroga alle graduatorie. Bulbarelli ha poi denunciato come siano oltre 3.500 gli alloggi occupati abusivamente"Gli sgomberi vanno fatti - ha concluso - e in tempi rapidi. Bisogna avere la forza di prendere decisioni anche impopolari per tutelare i tanti inquilini che, invece, pagano regolarmente i canoni di affitto".

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