Corruzione, pm: "Mantovani e altri 14 a processo"

Le accuse a vario titolo sono di corruzione, concussione, turbativa d'asta e abuso d'ufficio

Mario Mantovani (NewPress)

Mario Mantovani (NewPress)

Milano, 27 gennaio 2016 - Il pm di Milano Giovanni Polizzi ha chiesto il processo per Mario Mantovani, l'ex vice presidente della Regione Lombardia e per altre 14 persone, tra cui l'assessore regionale all'Economia Massimo Garavaglia. Le accuse a vario titolo sono di corruzione, concussione, turbativa d'asta e abuso d'ufficio. Mantovani, in passato senatore, sottosegretario, sindaco di Arconate e coordinatore regionale del Pdl, è finito in carcere con altre persone, tra cui il suo stretto collaboratore Giacomo di Capua, lo scorso 13 ottobre e ora si trova ai domiciliari.

Oltre che per Mantovani e Garavaglia, il pm Polizzi ha chiesto al gup Gennaro Mastrangelo di mandare a processo il collaboratore di Mantovani Giacomo Di Capua, l'ingegnere del Provveditorato Opere Pubbliche per Lombardia e Liguria Angelo Bianchi, gli architetti Gianluca Parotti e il savonese Gianluca Peluffo, per altro progettista di fama internazionale, alcuni amministratori delle società dell'ex vice presidente della Lombardia, il suo contabile Antonio Pisano, l'allora direttore della Asl Milano1 Giorgio Scivoletto. E ancora Sergio Finazzi, ai tempi responsabile della struttura laboratorio Analisi di Cuggiono (Asl di Legnano), Giovanni Tomasini Presidente della Croce Azzurra Ticinia e Francesco Errichiello in qualità di Provveditore alle Opere pubbliche per la Lombardia.

Tra i vari episodi contestati dalla Procura a Mantovani, c'è quello di aver pilotato una gara d'appalto per il trasporto dei dializzati. Per l'accusa, inoltre, avrebbe ottenuto tangenti, sotto forma di lavori e interventi architettonici gratuiti per 263mila e 977 euro, per sé, per i propri familiari e per le società e le fondazioni a lui riconducibili, da parte di Parotti. Il professionista in cambio delle sue prestazioni a titolo gratuito, come la progettazione di una casa di riposo a Casorezzo o i lavori per il restauro di villa Clerici di Rovellasca a Cuggiono oppure il recupero del sottotetto ai fini abitativi di cascina Vittoria ad Arconate, avrebbe ottenuto incarichi pubblici attraverso l'assessorato che guidava Mantovani, tra i quali quello per la ristrutturazione del pronto soccorso dell'ospedale di Magenta. Riguardo all'accusa di concussione all'ex assessore regionale alla salute, nonché ex sindaco di Arconate ed ex coordinatore lombardo del Pdl, è stato contestato di aver costretto, assieme a Di Capua e Bianchi, il Provveditore Interregionale per le Opere Pubbliche della Lombardia e della Liguria , l'ingegnere Pietro Baratono, a 'restituirè allo stesso Bianchi, nonostante fosse stato rinviato a giudizio, il ruolo di responsabile unico «per gli interventi di edilizia scolastica». 

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