Milano, 2 ottobre 2014 - E' accusata di
aver segregato per quattro mesi, nella casa in cui viveva con 26 cani, una colf rumena ora ricoverata alla clinica Mangiagalli con lesioni giudicate guaribili in un mese. L'arresto, eseguito mercoledì n fragranza di reato dalla polizia locale per maltrattamenti e sequestro di persona, è stato convalidato giovedì dal giudice Chiara Delmonte, che ha confermato le ipotesi di reato derubricate dal pubblico ministero di turno Stefano Civardi in lesioni e maltrattamenti in sede di richiesta di convalida.
Il giudice, dal momento che il sostituto procuratore onorario presente in aula non ha chiesto misure cautelari più coercitive, ha dovuto disporre per l'indagata gli arresti domiciliari nella stessa casa in zona di Porta Vittoria in cui avrebbe maltrattato la colf e in cui vive anche con le figlie. Nell'interrogatorio di garanzia, da quanto trapela dell'udienza che si è tenuta a porte chiuse, la donna ha negato gli addebiti contestati. Erano stati i vicini a chiamare la polizia, dopo aver sentito la colf chiedere aiuto in spagnolo dal balcone. Quanto sono intervenuti sul posto, i vigili hanno trovato la vittima chiusa in una stanza con segni di morsicature e di denutrizione.
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