Maddalena Corvaglia: ecco perché Milano mi dà la carica

La conduttrice di Paperissima Sprint: La cosa divertente è che per i pugliesi sono diventata milanese e per i milanesi sono rimasta “terrona“...

Maddalena Corvaglia in piazza Gae Aulenti (foto Giuliano Plorutti)

Maddalena Corvaglia in piazza Gae Aulenti (foto Giuliano Plorutti)

Milano, 24 luglio 2016 - Il primo piede in città l’ha messo proprio da Velina bionda di Striscia. Da quel momento Maddalena Corvaglia ha Milano nel cuore.

Colpo di fulmine o lento innamoramento?

"Sono arrivata a Milano la prima volta nel 1999, quando sono diventata la Velina bionda di Striscia la Notizia e da allora, a parte piccole parentesi romane legate al lavoro, è diventata la mia città adottiva. All’inizio pativo molto la mancanza del mare e del cielo cristallino del Salento. Con gli anni poi è nato l’amore".

Ormai è milanese.

"La cosa divertente è che per i pugliesi sono diventata milanese, per i milanesi sono rimasta “terrona”. In effetti, hanno ragione entrambi. Conservo le mie origini con orgoglio, ma Milano è per me una città fantastica e mi fa sentire a casa. Ti offre tutto. Nel mio caso, visto che sono amante di vari sport, alcuni dei quali non sempre comuni, Milano è una garanzia. Vado in palestra e spesso mi diverte fare dei corsi con il cyber-trainer, di tanto in tanto faccio lezioni private di poledance, Krav maga, tessuti aerei".

Quali sono i suoi luoghi del cuore?

"In primavera amo fare lunghe passeggiate nei parchi. Nel periodo natalizio, invece, Milano per me è il bagno di folla al Duomo, con l’odore di castagne arrostite lungo tutto corso Vittorio Emanuele".

Il luogo preferito da mamma?

"Mia figlia potrebbe montare una canadese e trasferirsi direttamente al parchetto sotto casa. È molto curiosa e sono certa che, crescendo, vorrà conoscere ogni anfratto della città dove è nata. Ultimamente sto apprezzando un sacco la nuova Milano, quella un po’ futuristica di Gae Aulenti. Movimentata, ma mai sovraffollata. Si può mangiare all’aperto, non passano le auto e i bambini si divertono un sacco quando inizia lo spettacolo della fontane con la musica e le luci (non solo i bambini, in verità)".

È la città anche delle sue amicizie?

"Nelle grandi città si sa che i rapporti interpersonali sono inesistenti, freddi o circostanziali. Ma io ho la fortuna di avere delle amicizie fondate e salde, persone conosciute a Milano 15 anni fa, senza le quali ora sarei una donna persa. Per di più io vivo nel quartiere “Isola” che, a dispetto di quando si dica, è come un paesello. Ci si conosce tutti e ci si aiuta a vicenda".

Primo giorno a Milano, primo giorno in tivù.

"Ricordo il primo giorno di Striscia. A me ed Elisabetta tremavano le gambe dalla paura".

E com’è stato l’ultimo ciak a Villa Arconati per Paperissima?

"I ciak col Gabibbo sono sempre uno spasso. Uno dei più divertenti è stato quello del remake del film Titanic, mi ha spinta giù dal peschereccio".

Fa la spola con San Francisco per amore. Quando è via cosa le manca più?

"Devo ammettere che sono tante le cose che mi mancano. Prima di tutto i miei ristoranti preferiti. Noi italiani siamo abituati a un livello qualitativamente molto alto in merito di cibo. Per non parlare delle raccolte punti nei supermercati".

Sogni nel cassetto e prossime avventure.

"In questo momento non vedo l’ora di continuare, a settembre, questa nuova avventura di Paperissima Sprint che è entrata nella mia vita come una scarica di energia".

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