Ferroviere ferito a colpi di machete: pene fino a 16 anni per tre giovani

I tre giovani condannati avevano aggredito due ferrovieri, uno di questi era stato ferito a colpi di machete

Aggressione al capotreno

Aggressione al capotreno

Milano, 8 febbraio 2016 - Sono stati condannati a pene fino a 16 anni di carcere. Questa la decisione del gup di Milano sui tre giovani sudamericani, che hanno preso parte all'aggressione nei confronti di due ferrovieri, uno dei quali venne colpito con il machete e rischiò di perdere un braccio lo scorso giugno a Milano. Assolti invece altri tre giovani imputati, uno dei quali era stato arrestato assieme agli altri tre condannati oggi. Il giudice ha anche disposto risarcimenti per i due ferrovieri.

In particolare, il giudice, al termine del processo con rito abbreviato e a seguito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e del pm Lucia Minutella, ha condannato J.L.T., detto 'Peligro', a 16 anni, J.E.R.M. 14 anni e AA.L.B., detto 'Pajaro Lokòo' a 11 anni e 4 mesi. Tutti e tre sono stati condannati per tentato omicidio perché, secondo l'accusa, avrebbero preso parte all'aggressione col machete nei confronti di Carlo Di Napoli, avvenuta lo scorso 11 giugno alla fermata di Villapizzone, a Milano, e avrebbero anche aggredito a calci e pugni l'altro ferroviere, Riccardo Magagnin. Sempre secondo le indagini, i tre avrebbero fatto parte della gang di latinos MS13. In particolare, R.M., reo confesso e che ha collaborato alle indagini dopo l'arresto, è colui che colpì col machete Di Napoli al braccio, mentre L.T., che ha sempre negato ogni responsabilità, sarebbe stato colui che ha aggredito Magagnin. L.T. è stato condannato alla pena più alta. Il terzo condannato, invece, secondo le indagini, avrebbe passato il machete a R.M. Assolto, invece, per non aver commesso il fatto A.E.G.R. , detto 'cigarrito', difeso dal legale Robert Ranieli e che era stato arrestato dopo i fatti assieme agli atri tre. Il gup con il proscioglimento ha disposto anche la sua scarcerazione. Assolti, sempre per non aver commesso il fatto, altri due imputati che erano a piede libero. Il pm aveva chiesto sei condanne a pene comprese tra gli 8 e i 14 anni. 

A Di Napoli, assistito dal legale Luca Ponzoni, il gup ha riconosciuto una provvisionale di 50mila euro, mentre a Magagnin, assistito dall'avvocato Matteo Calori, è andata una provvisionale da 20mila euro. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 60 giorni.  Parla di "condanne giuste" il ferroviere di TreNord Carlo Di Napoli. E aggiunge: "Spero che comunque che questi ragazzi in carcere abbiano un percorso di miglioramento. Ognuno di noi è migliore della peggiore azione che ha potuto commettere, spero che questi ragazzi capiscano e non lo facciano mai più". Il ferroviere non riesce a cancellare la sequenza dell'aggressione. "Mi ricordo tutto perfettamente - spiega  - . Grazie al cielo non ricordo solo il momento in cui mi è stato inferto il colpo. Tutto il resto, però, chi mi ha aiutato dopo, quello che è accaduto, è tutto impresso nella mia memoria".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro