Patto per Leonardo, accordo per la celebrazione dei 500 anni dalla morte

In vista delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, avvenuta in Francia nel 1519, Milano inizia i preparativi

Particolare dell'Autoritratto di Leonardo da Vinci (Foto: B.A.E. Inc./Alamy/Olycom)

Particolare dell'Autoritratto di Leonardo da Vinci (Foto: B.A.E. Inc./Alamy/Olycom)

Milano, 30 luglio 2016 - Meno di tre anni al 2019. E, in vista delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, avvenuta ad Amboise, in Francia, nel 1519, Milano inizia i preparativi. Del resto, è la città che più a lungo di ogni altra, in Italia e all'estero, ha ospitato il Genio.

"Come ormai è modello consolidato - spiegano da Palazzo Marino - le istituzioni milanesi si mettono in rete per sviluppare i progetti che saranno posti in atto, coordinando le proprie iniziative anche con altre città italiane e straniere. Il 'Patto per Leonardo - Milano e l'eredità di Leonardo 1519-2019' è infatti stato promosso e sottoscritto da Comune di Milano, Regione Lombardia e Mibact, ma prevede già nelle proprie linee guida l'estensione della rete ad altre realtà istituzionali, organizzazioni pubbliche, privati, istituti e luoghi della cultura". L'obiettivo del 'Patto per Leonardo', continuano , è quello di "mettere in luce il ruolo di Milano nella storia della vita di Leonardo da Vinci, partendo dalla valorizzazione del suo straordinario contributo in opere, progetti e pensiero, frutti del suo lavoro a Milano in due diversi periodi di soggiorno: dal 1482 al 1499, a servizio del duca Ludovico Sforza, detto Ludovico il Moro; poi, dal 1506 al 1513, sotto la protezione dei Francesi che avevano conquistato la città. Gli ultimi anni della sua vita saranno spesi oltralpe, grazie all'ospitalità e al mecenatismo di Francesco I re di Francia". Le iniziative, in base alle linee guida, dovranno inoltre puntare alla riscoperta dei percorsi storici e dei luoghi della memoria di Leonardo da Vinci, a Milano e in tutto il territorio lombardo, e alla realizzazione di eventi culturali di rilevanza e promozione internazionali.

Al Castello Sforzesco intanto, ricorda l'amministrazione, proseguono i lavori di restauro della Sala delle Asse, la splendida sala che Leonardo ideò e decorò, in parte direttamente, nel 1498 per dare lustro a uno degli ambienti più prestigiosi del Castello. La Sala delle Asse, 'riscoperta' a fine Ottocento e ora sottoposta a un accuratissimo lavoro di restauro conservativo e recupero dei decori originali da parte dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ha già portato alla luce importanti tracce di mano leonardesca. Il prossimo autunno saranno presentati ufficialmente gli sviluppi dell'intervento in corso e i risultati del cantiere di studio, a cura delle Istituzioni del Mibact preposte alla tutela e al restauro, della Soprintendenza Castello e del Comitato Scientifico. Nel frattempo, il Comune di Milano sta già collaborando dal punto di vista scientifico alla realizzazione di una mostra che sarà allestita a Weimar dal 26 agosto al 13 novembre 2016 presso lo Schiller-Museum . "Affascinati da Leonardo. Giuseppe Bossi e Goethe", questo il titolo dell'esposizione, presenterà al pubblico alcuni straordinari disegni a lucido tratti dal Cenacolo vinciano e realizzati dal pittore Giuseppe Bossi (1777-1815). Il poeta tedesco Goethe, che aveva ammirato l'originale di Leonardo durante uno dei suoi viaggi a Milano, rimase così affascinato da questi disegni da decidersi a scrivere un importante saggio sul Cenacolo. Copie di questi disegni (tecnicamente 'impressioni grafiche') sono conservati presso la raccolta Civica Bertarelli al Castello Sforzesco.

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