Mercoledì 24 Aprile 2024

Moschee a Milano, volantinaggio della Lega con vignette di Charlie Hebdo. Salvini: ci sono milioni di islamici pronti a sgozzare

Consiglieri e militanti del Carroccio si sono dati appuntamento in via Natta (dove era presente Matteo Salvini), via Padova e in via Rogoredo. Sui volantini le vignette satiriche sotto lo "Milano resiste, no alla moschea" FOTO - Il volantinaggio della Lega

Il volantinaggio della Lega, nella foto Matteo Salvini (Newpress)

Il volantinaggio della Lega, nella foto Matteo Salvini (Newpress)

Milano, 10 gennaio 2015 - Questa mattina la Lega Nord ha distribuito dei volantini con le immagini delle vignette di Charlie Hebdo, vicino alle tre aree pubbliche destinate dall'amministrazione a nuovi luoghi di culto. Consiglieri e militanti del Carroccio si sono dati appuntamento in via Natta (dove era presente Matteo Salvini), via Padova e in via Rogoredo. Sui volantini le vignette satiriche sotto lo  "Milano resiste, no alla moschea". All'iniziativa hanno preso parte anche l'europarlamentare Mario Borghezio e i consiglieri comunali Igor Iezzi, Massimiliano Bastoni e Alessandro Morelli e una ventina di militanti del Carroccio

SALVINI - "L'Islam è pericoloso: nel nome dell'Islam ci sono milioni di persone in giro per il mondo e anche sui pianerottoli di casa nostra pronti a sgozzare e a uccidere". Ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, secondo il quale l'Islam "non è come le altre religioni e non va trattato come le altre religioni. Mi fa pena pensare che Renzi sfilerà domani per le strade di Parigi, quando con le sue politiche a favore dell'immigrazione di massa è complice di quello che rischia di succedere domani".

Il leader del Carroccio ha poi aggiunto: "Confesso che ogni tanto ho paura, mi chiedo se sia giusto dire quello che si pensa ma io lo dico e continuerò a dirlo, mi preoccupa solo l'incoscienza di chi sta al governo: noi non abbiamo paura di niente e di nessuno". Per Salvini anche la giunta Pisapia è "pericolosa", per la maniera in cui gestisce l'immigrazione, specialmente di cittadini di religione islamica, e l'integrazione. "Sono preoccupato sia per il governo di Roma che per la giunta di Milano perché non hanno capito cosa stanno facendo", il segretario ha aggiunto che si opporrà alle moschee anche con un referendum. A chi gli ha chiesto se fosse favorevole all'introduzione della pena di morte per reati come la strage avvenuti a Parigi nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo ha risposto: "Mi accontenterei di un ergastolo vero, a vita e dei lavori forzati: non penso che debba essere lo Stato a decidere se togliere una vita".

«Siamo venuti qua - ha spiegato ai giornalisti - per dire 'no' a ogni tipo di violenza. Ma non siamo noi a dover rinunciare a qualcosa, ma sono gli altri (gli islamici, ndr) che si devono adeguare ai nostri valori».