Vede un criminale in platea: lo affronta e lo fa arrestare. Prova di coraggio di un carabiniere al cinema

E' fuori servizio e al cinema con la sua fidanzata, ma riconosce in sala, in un altro spettatore, un pericolosissimo latitante: tenta di bloccarlo, lo insegue, ingaggia con lui una violentissima colluttazione e alla fine, complice l’arrivo in rinforzo dei colleghi, lo arresta di Monica Autunno

La movimentata sequenza è andata in scena fuori dal multisala del centro  commerciale La Corte Lombarda

La movimentata sequenza è andata in scena fuori dal multisala del centro commerciale La Corte Lombarda

Bellinzago Lombardo (Milano), 7 marzop 2015 - E' fuori servizio e al cinema con la sua fidanzata, ma riconosce in sala, in un altro spettatore, un pericolosissimo latitante: tenta di bloccarlo, lo insegue, ingaggia con lui una violentissima colluttazione e alla fine, complice l’arrivo in rinforzo dei colleghi, lo arresta. Il coraggioso carabiniere del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vimercate, protagonista della sequenza che ha avuto come teatro, l’altra sera, il centro commerciale La Corte Lombarda di Bellinzago, ha riportato qualche lesione, da medicare in ospedale. Ma è riuscito a riassicurare alla giustizia un pezzo da novanta come il serbo Nikola Stevic, trentenne. Su di lui, che si trovava tranquillamente al cinema con familiari ed amici, pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Firenze.

Tre anni e otto mesi da scontare per aver fatto parte, nel 2010, di un quintetto che, a bordo di una Jaguar, travolse nella cittadina di Sesto Fiorentino un’auto su cui viaggiavano tre fratelli. Il più piccolo, nove anni, riportò nello schianto una brutta lesione alla spina dorsale. La Jaguar, poco prima, aveva eluso un alt di una pattuglia e dato il via a una rocambolesca fuga per le vie di Sesto, passando con il rosso e infilando strade in contromano: lo scontro con l’utilitaria era stato l’ultimo, drammatico atto, della fuga. Il processo ai cinque rom (quattro dei quali erano riusciti a fuggire dopo il fatto) aveva fatto letteratura: i giudici avevano escluso il dolo eventuale e inflitto condanne particolarmente severe, per il reato di lesioni gravissime.

Latitante, Stevic, ma sempre all’opera, con varie scorribande e fughe tra la Brianza e il Lecchese. Quando il carabiniere, l’altra sera, a film terminato, lo ha visto alzarsi poche file innanzi alla sua, lo ha immediatamente riconosciuto. Ha chiamato i colleghi, pur comprendendo che l’uomo stava per allontanarsi in auto. Così, nonostante fosse solo e disarmato, e nonostante lo Stevic fosse in compagnia di vari familiari, il militare si è qualificato estraendo il tesserino. Il serbo ha cercato di scappare a piedi nel parcheggio, è stato rincorso dal militare e bloccato. Di qui un corpo a corpo di vari minuti, mentre in soccorso del militare correvano prima le guardie giurate del centro commerciale e poi sopraggiungevano le pattuglie. Stevic è stato trasportato in caserma per le formalità di rito, e poi, in nottata, a San Vittore.

monica.autunno@ilgiorno.net

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