Ricatto a Lapo, pm di Milano chiede giudizio immediato per l'autore del video choc

Al 31enne, arrestato lo scorso dicembre, mentre intascava 90mila euro da un collaboratore di Lapo, nei giorni scorsi, sono stati concessi i domiciliari, alla luce della conclusione degli accertamenti investigativi a suo carico

Lapo Elkann (Olycom)

Lapo Elkann (Olycom)

Milano, 29 gennaio 2015  - La Procura di Milano ha chiesto il giudizio immediato per Enrico Bellavista, il 31enne arrestato lo scorso 2 dicembre mentre, nella stanza di un hotel a Milano, intascava 90mila euro da un collaboratore di Lapo ElkannSi trattava di una trappola organizzata dagli investigatori dopo la denuncia di Lapo Elkann, che ha raccontato di essere stato ricattato da Bellavista e da altre persone in possesso di un video compromettente realizzato nel giugno scorso in cui l'imprenditore apparirebbe seminudo, vicino a delle piste di cocaina stese su un tavolo. In cambio della consegna del filmato avevano chiesto, quindi, somme di denaro.

La richiesta, sulla quale si esprimerà il gup di Milano Stefania Pepe, è stata formulata dal pm Giancarla Serafini. Nei giorni scorsi, il gup ha concesso gli arresti domiciliari a Bellavista, alla luce della conclusione degli accertamenti investigativi a suo carico. È ancora aperto, invece, uno stralcio dell'inchiesta che vede il fratello di Bellavista, Giovanni, indagato con il fotografo Bicio Pensa per concorso in estorsione.