Kobe Bryant: il suo "ok" ai giovani del basket milanese
Milano , 22 luglio 2016 - «Questo sport mi ha cambiato la vita e mi ha insegnato ad essere uomo e amico». Parola di Kobe Bryant divulgata a Milano, dal campione che in 20 anni di onorata carriera ha vestito la casacca dei Los Angeles Lakers. Fresco di ritiro ma attivo più che mai nel ruolo di ambasciatore della pallacanestro nel mondo. Terzo marcatore della storia Nba e cinque anelli al dito, Bryant è impegnato nel 'Mamba Mentality Tour', un tour che ha riempito il PalaLido e la House of Hoops di corso Vittorio Emanuele, assediata da migliaia di persone.
La missione dunque: trasmettere ai giovani tutto quello che ha dentro e insegnare loro l'attenzione ai dettagli per crescere con la giusta mentalità. Kobe assicura, all'Italia «si sente molto legato» da riuscire a parlare la lingua di Dante senza incespicare mai in tranelli grammaticali. Usa il «noi» per definire se stesso ed Ettore Messina, amico prima ancora che suo ex assistente allenatore: «Possiamo trasformare i giovani italiani nei più forti del mondo. Voglio seguirli dai 10 anni affinché crescano con questa mentalità vincente. Tornerò spesso qui in Italia, dove sono cresciuto e dove ho sviluppato la mia 'Mamba Mentality'. Messina ce l'ha, ha la mia stessa passione, studia continuamente».
E lo dimostra senza indugi a metà pomeriggio, leggermente in ritardo sulla tabella di marcia. L'atteggiamento con cui Bryant rimarca ad ognuno dei partecipanti al clinic del PalaLido le cinque pietre angolari della propria filosofia è appassionante anche per chi osserva da spettatore: l'amore per il gioco, l'ossessione per i dettagli, il rispetto di tutti, la resilienza («non potete arrendervi mai») e il superamento delle paure (imparando ad accettarle»). Basi necessarie per far sbocciare la mentalità vincente e far tornare a splendere il movimento del basket italiano, depresso dopo la delusione del PreOlimpico.
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