Arresto cardiaco mentre fa jogging, salvato da defibrillatore

L'uomo era a correre con un gruppo di amici, quando è caduto a terra incosciente. Dopo un primo tentativo di massaggio cardiaco, uno dei runner è andato a prender un defibrillatore, che da qualche anno è a disposizione all'Arena, poco distante dal luogo dove si trovavano e ha continuato l'operazioen fino all'arrivo del 118

10. Corro, così resto in forma!

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Milano, 29 maggio 2015 - Giovedì, poco dopo le 19.30, un gruppo di amici stavano facendo jogging nelle vicinanze dell'Arena di Milano. Uno di loro, un uomo di 48 anni, è caduto a terra, incosciente. Gli altri hanno chiamano 118, ma il  48enne è in arresto cardiaco e i compagni di corsa hanno scelto di iniziare a praticare il massaggio cardiaco. Uno di loro è andato a prendere un defibrillatore, che da qualche anno è a disposizione presso l'Arena grazie ad un progetto realizzato con il Comune di Milano che aveva distribuito defibrillatori alle società e agli impianti sportivi milanesi e alle scuole insieme a Rotary. Il defibrillatore viene adeguatamente utilizzato, e continua il massaggio cardiaco.  Il paziente, soccorso da un'ambulanza e ad un'automedica, è stato portato all'ospedale Sacco, dove i medici rianimatori hanno continuato a curarlo. Questa mattina l'uomo si è svegliato, è cosciente e probabilmente potrà tornare a correre.

Proprio ieri, dieci defibrillatori DAE sono stati cosnegnati nelle stazioni ferroviarie in Lombardia: due a Milano Centrale, uno a Porta Garibaldi, Bovisa, Lambrate, Rogoredo, Rho, Brescia, Lecco e Bergamo. L'iniziativa grazie alla sinergia che ha visto in campo a livello nazionale l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF), il Servizio di Polizia Ferroviaria della Polizia di Stato (POLFER) e l'Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) con la prima distribuzione strutturata di defibrillatori al di fuori delle strutture sanitarie. Dallo scorso dicembre sono stati consegnati 60 dispositivi nelle maggiori stazioni ferroviarie in tutta Italia. Il progetto, interamente finanziato dall'ANSF, prevede anche la formazione, a cura dei medici di ANMCO, degli agenti Polfer hiamati ad utilizzare i dispositivi. Una stretta collaborazione e n'attenta organizzazione che vede i partner del progetto, ognuno seguendo il proprio fine istituzionale, al servizio della collettività.

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