Morto a 12 anni: minuto di silenzio per Jacopo. Funerale lunedì a Lambrate

Serviranno ulteriori indagini, ma arriva il nulla osta ai funerali

Il fiore lasciato sul banco di Jacopo

Il fiore lasciato sul banco di Jacopo

Milano, 25 giugno 2015 - Un minuto di silenzio per Jacopo. Il quartiere di Lambrate ha ricordato così il 12enne che ha perso la vita mercoledì in provincia di Arezzo, travolto da una catasta di tronchi mentre si trovava in vacanza con altri dieci ragazzini e gli educatori del Trekking Novate. Durante la seduta di insediamento del Municipio 3, è stata ricordata la tragedia che ha scosso la comunità. "Non sapevo nulla – spiega Caterina Antola, neopresidente –. Una nostra consigliera ci ha informati della tragica fatalità, in un momento di vacanza, chiedendo un minuto di silenzio. Senza fare nomi, chiedendo un pensiero per lui. Siamo vicini alla famiglia, agli amici e alle insegnanti. Sono episodi tragici che ci lasciano senza fiato, in un secondo travolgono la vita. Ti fanno pensare. Può succedere a chiunque di essere catapultati in un attimo nel baratro. È una perdita dolorosissima". Tutti si sono uniti nell’abbraccio ai genitori.

Tanti amici della vittima hanno saputo solo ieri mattina che il loro Jacopo non c’era più. Giovedì erano in gita con l’oratorio. Difficile trovare le parole giuste, risposte alle loro domande. "Io non sono ancora riuscita a dirlo ai miei figli", confessa una mamma, i suoi ragazzi frequentavano con Jacopo le elementari alla Leonardo Da Vinci. Mentre continuano le indagini per chiarire le dinamiche della tragedia - con tre gli avvisi di garanzia firmati dal pm Marco Dioni a una guida e ai titolari della ditta di falegnameria -, si è svolta ieri in giornata l’autopsia sul corpo di Jacopo, ad Arezzo con l’equipe medica di Siena. Il quadro non è ancora chiaro, serviranno altre verifiche per capire cosa abbia ucciso il piccolo anche se l’ipotesi più accreditata sembra essere quella del soffocamento. Troppo pesanti quei tronchi lunghi oltre 5 metri che hanno travolto lui e un amichetto di Novate, rimasto ferito e ancora sotto choc.

il sostituto procuratore Marco Dioni, che coordina le indagini dei carabinieri, vuole verificare se la legna sia stata lasciata in condizione di scarsa sicurezza, quindi non fissata o bloccata o comunque al di là di quanto le leggi sulla sicurezza non prevedano. Dopo l’esame autoptico è stato autorizzato il rientro a Milano della salma. Il corpo del tredicenne è stato restituito alla famiglia per i funerali, che saranno celebrati nella giornata di lunedì, alle 14.45, nella Chiesa di San Giovanni in Laterano. Per tutta la giornata di ieri fiori e firme sono stati lasciati nella portineria della palazzina in cui vive la famiglia. Lacrime e silenzio nel parchetto e fra le aule delle scuola Quintino di Vona dove si stanno tenendo gli esami di terza media e dove, sul suo banco, resta un girasole.

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