Inter, Spalletti: "Qui non esistono le riserve, si vince e si perde insieme"

Da Joao Mario a Cancelo: il tecnico vuol tenere tutti sulla corda

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 23 novembre 2017 - Il lato buono della medaglia in casa Inter è quello che riguarda i risultati e la crescita di tanti giocatori, dai nuovi acquisti fino a chi lo scorso anno aveva fatto molta fatica ad emergere. L’altra faccia di una squadra che da sei partite gioca con gli stessi undici di partenza (eccezion fatta per un cambio tra Nagatomo e Santon nell’ultima sfida contro l’Atalanta) è la lunga permanenza in panchina di chi per emergere avrebbe bisogno di qualche minuto in più. «Solo nella mente dei nostri nemici può esistere la distinzione tra esclusi e titolari. Le partite si vincono tutti insieme durante la settimana. Sempre più uniti. Sempre più Inter. Amala», ha scritto ieri Luciano Spalletti su Instagram, nel tentativo di lanciare un messaggio alle sue seconde linee.

Il mese di dicembre, ormai alle porte, potrebbe essere importante in questo senso soprattutto nel caso in cui i nerazzurri dovessero riuscire a giocare non solo gli ottavi di finale di Coppa Italia del giorno 13, ma anche i quarti del 27. Due gare in più, rispetto al normale calendario di campionato, che potrebbero indurre Spalletti a dare maggiore spazio a chi ha giocato meno. Ad oggi il possibile «gap» tra l’Inter e le altre formazioni di alta classifica sembra infatti riconducibile alla profondità della rosa, di cui spesso il tecnico ha parlato in conferenza stampa. Un aspetto spesso fondamentale quando la stagione avanza, ma chi ha avuto qualche scampolo a disposizione quasi mai è riuscito a mettere in difficoltà chi è deputato alle scelte.

Fa eccezione il solo Eder, che ha la «sfortuna» di avere avanti l’insostituibile Icardi nel ruolo di punta centrale. Tutti gli altri hanno fatto fatica: Brozovic, da trequartista e da centrocampista centrale, Joao Mario da centrocampista offensivo, sono gli esempi principali dei giocatori che non hanno trovato continuità. Sia il croato che il portoghese hanno avuto almeno la possibilità di ritagliarsi un loro spazio, chance che non hanno colto. Ci riproveranno, ma per scalzare chi hanno davanti nelle gerarchie dovranno fare ben di più e forse sperare in un calo dei compagni più gettonati. Ancor meno palcoscenico hanno avuto Karamoh e Joao Cancelo, più Dalbert Henrique che è stato scavalcato anche da Santon. Il laterale italiano, in scadenza di contratto a giugno, ha giocato la prima gara da titolare domenica scorsa ma potrebbe tornare in panchina già sabato a Cagliari per lasciare nuovamente il posto a Nagatomo. Nei prossimi impegni di Coppa, eventualmente, potrebbe essere spostato a destra proprio per poter schierare a sinistra il brasiliano acquistato dal Nizza. Avrà un suo spazio anche Ranocchia, dato che a Miranda manca un giallo per la squalifica.

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