Inter, Spalletti aspetta Perisic e spera in Radja

Il tecnico al croato: «Spero resti, ma non decide da solo». Il sogno è Nainggolan che spaventa la Roma

Ivan Perisic

Ivan Perisic

Milano, 10 luglio 2017 - Il più applaudito alla fine è lui. «Bravo Luciano, si vede la tua mano», grida un tifoso aggrappato alla recinzione dietro la panchina nerazzurra. Insomma, in assenza di Icardi e di altri campioni, il ‘bagno di folla’ è tutto per Spalletti. Il nuovo allenatore dell’Inter ringrazia di tanto affetto, dopo che per novanta minuti è sempre stato prodigo di consigli e indicazioni. Cosa che il popolo nerazzurro ha apprezzato: «Mi sembra che i nostri supporter vogliano sostenermi, ma se vogliono darmi una mano devono girare la loro torcia verso i calciatori. Io devo ricevere i risultati dalla squadra, devo lavorare nell’ombra puntando sulle loro qualità. Solo i calciatori possono darmi una mano e farmi sentire importante».

Intanto il primo test stagionale va in archivio con spunti positivi che il tecnico sottolinea: «Di interessante ho trovato la disponibilità a mettere in pratica le indicazioni date in settimana. Avevamo lavorato molto sulla linea difensiva e ho visto le prime risposte in tal senso, dalla postura del corpo ai tentativi di giocare palla». E non mancano i complimenti al bomber Pinamonti: «E’ un ragazzo che ha qualità, va fatto crescere nel migliore dei modi perché nel suo ruolo ha potenza, velocità, forza. Soprattutto è un bravo ragazzo e i bravi ragazzi arrivano sempre lontano perché ci si può parlare in maniera normale». Ma gli elogi sono anche per Kondogbia («E’ un giocatore da Inter») e per Ranocchia («Non è detto che vada via») DA OGGI, finalmente, l’allenatore dovrebbe avere tutti a disposizione.

A cominciare dall’ultimo arrivato Borja Valero («Ha un suo marchio, tutti i giorni timbra e un giocatore così ci fa comodo: piacerà a tutti gli interisti») fino a Perisic, che ieri sera sui social ha creato del mistero, dicendo di essere diretto in una «destinazione sconosciuta». Arriverà in ritiro? E soprattutto resterà? Spalletti ci spera: «E’ un calciatore importante, ascolteremo cosa ha da dirci ma noi contiamo su di lui. Sarei sorpreso se mi dicesse che vuole andar via, e comunque noi siamo l’Inter e potremmo anche decidere in maniera diversa rispetto alle richieste dei calciatori». E qui si apre il capitolo mercato: un nome nuovo si aggiunge ai possibili candidati per rinforzare la difesa, ed è quello di Iñigo Martinez, centrale spagnolo classe 1991 della Real Sociedad. Piace anche alla Juve ma bisogna pagare 30 milioni di clausola rescissoria. Non solo. Anche ieri Spalletti non ha chiuso le porte a Nainggolan: «E’ un bravo giocatore e un bravo ragazzo differentemente da come lo dipingono. Colorato è colorato ma è un grande calciatore. Mi sono trovato bene con lui... Ma i nostri direttore sono bravi, di qualità e stanno lavorando a 360 gradi». Tocca a Sabatini e Ausilio confezionare il pacco regalo più atteso della lunga estate nerazzurra.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro