L'Inter vince anche a Palermo, Pioli ora vede la zona Champions

Si allunga la serie di vittorie consecutive. Sorpasso al Milan. Il tecnico: "Purtroppo il terzo posto non dipende solo da noi. Abbiamo una grandissima squadra"

Palermo-Inter

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Milano, 23 gennaio 2017 - L’unico rimpianto della grande marcia dell’Inter è che il Napoli, oggi terzo, non accenna a frenare. Al termine delle ultime tre vittorie i nerazzurri non hanno recuperato nemmeno un punto, dopo averne rosicchiati sei nel mese di dicembre, subito dopo lo scontro diretto perso al San Paolo. Non fa eccezione la gara di ieri al Renzo Barbera, in cui la squadra guidata da Stefano Pioli ha infilato contro il Palermo l’ottavo successo consecutivo tra Europa League, campionato e Coppa Italia, il sesto in Serie A.

La rete decisiva è di Joao Mario, carta vincente a gara in corso dopo diversi tentativi andati a vuoto nel primo tempo, molti dei quali capitati sui piedi di Icardi. L’Inter era «obbligata» al successo. Già all’andata aveva perso due punti in casa contro i rosanero, sempre più nel baratro della zona retrocessione. La squadra di Corini si è dimostrata troppo vulnerabile per poter fermare un avversario in forma e tecnicamente più forte. Gli ospiti si sono complicati la vita fallendo diverse buone occasoni e gestendo con qualche patema i palloni in uscita dopo l’espulsione di Ansaldi, avvenuta a 10’ dalla fine.

«Ogni vittoria – dice Stefano Pioli dopo il triplice fischio – è sempre molto bella. Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile e che il Palermo avrebbe messo in campo grande intensità. Milan, Lazio e Napoli hanno vinto con un gol di scarto qui, noi non abbiamo concesso nulla e siamo soddisfatti. Abbiamo interpretato molto bene la gara». Una soddisfazione che non nasconde le difficoltà nello scalare la classifica per arrivare al tanto agognato terzo posto. «Le altre stanno correndo – dice ancora il tecnico nerazzurro –. Dobbiamo vincere il più possibile e vedere dove saremo, con la consapevolezza che per entrare in Champions la situazione non dipende solo da noi. Dobbiamo continuare così per rendere decisivi gli scontri diretti. Lo scorso anno la Roma ha fatto 80 punti, quindi dovremo fare un grandissimo girone di ritorno per farcela». Tra i meriti del tecnico, grazie al quale l’Inter sta mantenendo un ritmo da prima della classe, quello di aver individuato una staffetta tra Joao Mario e Banega che sta giovando ad entrambi. Chi dei due entra a gara in corso spesso risulta decisivo. IERI è toccato al portoghese, al secondo centro in campionato, sull’ennesimo assist in stagione di Candreva. Il lavoro sugli esterni, molto diverso dall’arrivo di Pioli in poi, è costante, incalzante. Per questo potrebbe risultare indigesta la squalifica in cui incapperà Ansaldi in vista di Inter-Pescara del prossimo week-end. «Quando ho visto il secondo giallo sono uscito dalla mia area tecnica, ma il gioco era fermo – spiega l’allenatore, allontanato pochi secondi dopo il suo giocatore -. Ho sbagliato, ma Ansaldi non meritava l’ammonizione: il campo era scivoloso, non voleva assolutamente far male all’avversario. Peccato essere rimasti in dieci, abbiamo sofferto di più, ma va bene così». Il risultato è la cura che spazza via ogni pensiero negativo. Davanti, però, c’è bisogno che qualcuno rallenti per rilanciare i sogni Champions dei nerazzurri.

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