Inter: Jovetic-Perisic, messaggi a Spalletti

Il montenegrino segna e chiede di restare, incredibile autorete di Kondogbia

Luciano Spalletti (La Presse)

Luciano Spalletti (La Presse)

Milano, 30 luglio 2017 - È un trofeo estivo, non ancora un successo per il quale festeggiare tra le strade di Milano. Per questo Luciano Spalletti è ben concentrato sulla necessità di far tenere i piedi per terra ai suoi giocatori dopo aver conquistato l’International Champions Cup di Singapore, grazie alle vittorie contro Bayern Monaco e Chelsea. Dopo i bavaresi, anche i Blues di Londra si piegano per 1-2 davanti al cinismo (e a un pizzico di fortuna) che l’Inter mette in campo nell’ultimo impegno del tour asiatico.

Le indicazioni positive si mischiano con alcuni nei che il tecnico evidenzia in conferenza stampa per far capire alla truppa che c’è ancora da sgobbare per poter ambire a svolgere una stagione come si deve. Confortano la fase difensiva molto ben curata, l’impatto dei volti nuovi (concentrato e preciso Skriniar, autorevole e ispirato Borja Valero) e la buona vena dei “vecchi”, alcuni dei quali dati per quasi certi partenti fino a poco tempo fa. Stevan Jovetic, ad esempio, conferma di avere un’ottima condizione a supportarlo. Segna su ribattuta dopo aver sbagliato un rigore da lui stesso conquistato, sebbene il fischio per l’intervento di Azpilicueta sembri molto generoso. Nel secondo tempo serve a Perisic, altro elemento che ha riempito le pagine dei giornali per il suo possibile addio all’Inter, la palla dello 0-2. Il croato porge il tris su un piatto d’argento a Joao Mario, ma il portoghese arriva “molle” sul pallone, evidenziando le differenze tuttora palesi tra il suo impatto e quello di Nainggolan, sogno spallettiano sfumato con il rinnovo appena ufficializzato insieme alla Roma.

Fin qui le note positive, ma ci sono anche quelle stonate. Un autogol che è già diventato un cult sul web, ad esempio, firmato da Kondogbia con un errato retropassaggio che si infila all’incrocio dei pali nella porta sbagliata. Da lì in poi il francese va in bambola e con lui la squadra, fino a quel momento in completo controllo. L’arbitro annulla un gol regolare a Batshuayi, evitando il corollario dei calci di rigore e il riaffiorare di antichi dubbi nella testa e nelle gambe dei giocatori. La vittoria dà fiducia, servirà a Spalletti per lavorare con più serenità su quel che ancora non funziona. Ulteriori miglioramenti saranno possibili grazie agli innesti che stanno per arrivare: domani Matias Vecino dovrebbe svolgere le visite mediche e poi aggregarsi al gruppo formato dai futuri compagni di squadra (attesi nelle prime ore del mattino in Italia). In settimana sono attesi anche sviluppi riguardo alla trattativa con il Nizza per Dalbert Henrique, qualche giorno più avanti potrebbero esserci novità sulle condizioni di Patrik Schick e (una volta conquistata la tanto sospirata idoneità sportiva) sulla sua decisione di restare alla Sampdoria o di cambiare casacca. Dovesse sfumare la pista che porta al ceco, l’Inter potrebbe provare ad accelerare per Keita Baldé, oltre che per il classe ’98 francese Yann Karamoh, baby prodigio del Caen.

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