Icardi e Perisic, i fari per uscire dal tunnel

Fiducia sulle condizioni del capitano. Il croato è già tornato in gruppo

Icardi e Perisic

Icardi e Perisic

Milano, 21 febbraio 2018 - Luciano Spalletti affiderà ai suoi due cannonieri più prolifici le speranze di rinascita dell’Inter. Non basteranno, se l’obiettivo è quello di tornare nella zona Champions, ma certamente aiuterà. Ha cominciato Perisic, a rientrare nei ranghi: ieri il croato è tornato a lavorare con il gruppo, abbandonando il tutore alla spalla e riprendendo a correre e calciare senza problemi. Per Icardi bisognerà attendere oggi, ma c’è fiducia nella possibilità di vederlo in campo sabato sera dopo tre assenze consecutive per un problema muscolare (simile a quello che ha colpito Miranda, quasi certamente indisponibile sabato sera).

Il peso che il ritorno dell’argentino avrà sulla squadra potrebbe essere determinante anche nei discorsi che sono in corso tra l’entourage dell’attaccante e la dirigenza. Non ancora una stretta finale, ma dei colloqui “preparatori”, per capire se esiste la volontà comune di andare avanti. L’Inter ha messo sul piatto un investimento importante: un anno in più di contratto, dal 2021 al 2022, con un aumento dai 5.5 milioni annui di oggi fino a 7 milioni. Il problema non è solo economico: Icardi non è convinto di voler rimanere a Milano senza la partecipazione alla prossima Champions League, aspetto che potrebbe (dovrebbe?) rimandare ogni discorso a fine stagione.

Pensando al presente, sarà interessante capire chi lascerà il posto al centravanti e a Perisic. Va considerata in primis l’ascesa nelle gerarchie di Rafinha. Il brasiliano ha messo da parte quattro spezzoni di gara, uno da 4’ e i restanti attorno alla mezz’ora ciascuno. Si sta allenando per mettere nelle gambe la forza e la resistenza che servono per non avere cali durante la partita e poter lanciare la candidatura a una maglia da titolare. Il tecnico lo aspetta, a maggior ragione vista la condizione generale della squadra: il trio di centrocampo formato da Borja Valero, Vecino e Gagliardini non ha mai vissuto un momento di condizione così scadente, Candreva è nella medesima situazione con l’aggravante di essere entrato nel mirino di San Siro, stesso problema di Brozovic. Con queste premesse, anche una mediana come quella del Benevento (rinnovata dagli innesti di Sandro e Djuricic) rischia di diventare indigesta.

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