Inter, c’è qualità anche in panchina

Spalletti ha rilanciato Santon e vorrebbe fare lo stesso con Ranocchia per avere più alternative

Davide Santon sv

Davide Santon sv

Milano, 22 novembre 2017 - C'è molto di Luciano Spalletti nel più che positivo avvio di campionato dell’Inter. C’è una mano dell’allenatore che si vede sotto tanti aspetti: un gioco in crescita, i numeri di un centravanti (Icardi) sfruttato al meglio, la fase difensiva a cui tutti partecipano e che oggi permette di essere la seconda squadra meno battuta della Serie A dietro alla Roma e insieme al Napoli, con i capitolini che hanno disputato una gara in meno. Tredici giornate sono poco meno di un terzo di stagione, non è il traguardo intermedio in cui si è sicuri di aver già fatto un’ottima stagione, ma può dire qualcosa sulla via che si sta prendendo. L’ultimo effetto tangibile del lavoro di Spalletti si è visto domenica sera al Meazza. Rispetto alle cinque gare precedenti, in cui aveva presentato gli stessi undici di partenza, il tecnico ha cambiato un giocatore: fuori Nagatomo, dentro Santon, per contrastare la fisicità degli atalantini. Quest’ultimo non era titolare dal 28 maggio, ultima del campionato scorso, e aveva finora collezionato due presenze nel finale contro Sampdoria e Milan. Otto minuti scarsi, prima di giocarne 90’ tre giorni fa. Con personalità, con la calma di chi sente la fiducia dell’allenatore, che spesso in conferenza stampa ha fatto capire di avere fiducia in lui e che al momento sembra preferirlo anche al costoso Dalbert.

Particolare da non trascurare: Santon ha il contratto in scadenza a giugno 2018. E’ rimasto tutta l’estate con la valigia in mano in attesa di un’occasione che non si è concretizzata. Nell’agosto 2016 era stato praticamente già ceduto due volte, al Napoli e al West Ham, prima che i dubbi sulle sue condizioni fisiche facessero arenare entrambi gli affari. Oggi non è vicino al rinnovo, ma ha qualche chances in più, soprattutto nel caso in cui dovesse trovare continuità. Con il passare delle settimane a Spalletti dovrà riuscire di rivitalizzare anche qualche altro elemento, in primis Andrea Ranocchia. La situazione dei centrali è numericamente deficitaria: ci sono Skriniar, Miranda (già in diffida da tempo) e il difensore italiano. La Coppa Italia incombe, il probabile turnover anche. Rivalutare un giocatore che non ha mai convinto del tutto e che sembra sempre a un passo dal lasciare i nerazzurri sarebbe una ulteriore prova dell’impronta spallettiana.  

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