Brozovic & Co: tre mesi per tenersi l’Inter

Sotto osservazione anche Candreva, Perisic e Dalbert. Molto dipende dal traguardo Champions

Marcelo Brozovic

Marcelo Brozovic

Brescia, 22 febbraio 2018 . I primi due nodi da sciogliere saranno quelli dei riscatti: Joao Cancelo e Rafinha Alcantara. Due giocatori che all’Inter potrebbero essere solo di passaggio, a prescindere dalle prestazioni, perché la formula di acquisto dice «prestito con diritto di riscatto» e per trattenerli entrambi bisognerà sborsare complessivamente 70 milioni di euro, equamente suddivisi. Non basterà dunque, ad entrambi, convincere tecnicamente la dirigenza nerazzurra con le prestazioni dei prossimi tre mesi in campionato. Servirà trovare i fondi, attraverso delle cessioni o degli escamotage (la ricaduta sui bilanci successivi, se sarà possibile) per non sforare gli obiettivi imposti dagli accordi con l’Uefa nell’ormai celebre «settlement agreement» stretto con i vertici continentali nell’era Thohir.

Il primo problema riguarda il Valencia, proprietario del cartellino di Cancelo: ha i medesimi problemi col Fair Play Finanziario dell’Inter e rischia di non riuscire a riscattare Kondogbia, acquisito con la stessa formula e per il quale è stabilito un riscatto di 25 milioni. «Entro il 31 maggio decideremo con l’Inter cosa fare di entrambe le operazioni», ha dichiarato ieri il direttore generale degli spagnoli Mateu Alemany. Il francese sta disputando un’ottima stagione, qualora gli iberici non dovessero riuscire a far quadrare i conti la missione per Sabatini e Ausilio sarà quella di trovare un buon offerente, anche perché il giocatore ha fatto intendere di non voler tornare. «Penso che il vero problema all’Inter sia lo squilibrio - ha dichiarato a Cadena Ser - Era un po’ un caos, in due anni ho conosciuto 4-5 allenatori, la squadra cambia continuamente ogni anno. È difficile integrarsi e offrire buone prestazioni”.

Oltre alla situazione dei due prestiti, andrà valutata con grande attenzione quella del resto della rosa. Andare o meno in Champions farà tutta la differenza del mondo, sia per la possibilità di trattenere alcuni giocatori cardine (Icardi in primis) sia per avere appeal presso i rinforzi che si vorranno immettere in squadra. Qualcuno sembra avere la valigia in mano a prescindere da come finirà la stagione, come Brozovic, ma bisognerà comunque trovare una destinazione perché il croato non è in scadenza di contratto. Lo sono Miranda, che potrebbe prolungare in caso di approdo nell’Europa che conta, e Santon, la cui prosecuzione dell’avventura a Milano è invece appesa a un filo. Certo l’addio di Lopez, preso come quarto difensore per coprire una falla a livello numerico e destinato a tornare al Benfica alla fine dell’anno. La speranza in Corso Vittorio Emanuele è che a riempire quella casella sia De Vrij, al quale è stato offerto un quadriennale. Rispetto a un anno fa, è molto meno solida anche la situazione di Gagliardini. L’Inter prenderà quasi certamente un centrocampista di grido nella prossima sessione.

Pensava di averlo in casa, avendo investito quasi trenta milioni di euro un anno fa per strapparlo all’Atalanta, ma il giovane azzurro è in crisi d’identità ormai da un anno, nonostante abbia avuto più di una chance per rialzare la testa. Ha tre mesi per non finire nella lista dei cedibili e non è il solo nella medesima situazione: con lui ci sono Eder (già corteggiato dal Crystal Palace a gennaio), Candreva (richiesto da Conte al Chelsea), Perisic (piace da sempre a Mourinho ed è in forte calo) e il flop Dalbert, pagato una fortuna e finora in difficoltà. Ovvio che non potranno partire tutti, pena una rosa ridotta all’osso, ma più di qualcuno è sotto la lente d’ingrandimento. Il rischio, per tutti loro, è guadagnarsi in qualche modo un posto in Champions League senza potervi partecipare.

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