Inter, niente derby per Brozovic: polpaccio ko

Lesione al muscolo soleo. Spalletti dovrà fare a meno del croato. Joao Mario in pole

Marcelo Brozovic

Campionato di Calcio Serie A TIM 2016/2017 22a Giornata Milano - 28.01.2017 Inter-Pescara Nella Foto:Brozovic Marcelo /Ph.Vitez-Ag. Aldo Liverani

Milano, 10 ottobre 2017 - Luciano Spalletti perde il primo pezzo in vista della stracittadina di domenica prossima. Inter-Milan del 15 ottobre al Meazza, ore 20.45, non avrà tra i protagonisti Marcelo Brozovic, i cui esami erano attesi per la giornata di ieri e dai quali risultati si evince che il croato non ci sarà.

“Gli esami hanno evidenziato una lesione del muscolo soleo sinistro. Le condizioni del giocatore saranno valutate nei prossimi giorni”, si legge nel comunicato emesso dalla società nerazzurra. Le notizie che trapelano da Appiano Gentile riportano di uno stop di una ventina di giorni, che potrebbero diventare una quindicina a seconda di come reagirà il muscolo. La lesione non è di grave entità, ma esiste. Per il derby della Madonnina non ci sono chance di averlo a disposizione e a meno di un recupero in extremis anche la trasferta di Napoli non vedrà il croato sull’aereo per la Campania. 

Da ierial Suning Training Center è ufficialmente iniziata la ricerca delle alternative, anche se già nelle ore precedenti Spalletti aveva cominciato a pensare a un’Inter senza Brozovic. Si parlava di un affaticamento e quindi di un quadro meno grave di quello che si è materializzato, ma c’erano comunque pochi giorni per recuperare e anche nella migliore delle ipotesi il giocatore non sarebbe potuto arrivare in grandissima forma all’appuntamento. A questo punto il tecnico sarà quasi costretto a giocare la carta Joao Mario, rimasto inizialmente in panchina contro Genoa e Benevento. Una volta in campo il portoghese non ha fatto male, ma è proprio per questo che l’allenatore toscano avrebbe preferito non doverlo schierare dal 1’: ad oggi il lusitano sembra trovarsi meglio come giocatore di “rottura”, rispetto a quando è partito da titolare. Le altre possibili carte in mano a Spalletti sono Candreva e Eder, per motivi differenti opzioni non ritenute come primarie. L’esterno italiano non gioca dietro la prima punta da anni, ha una duttilità tale da poter garantire un livello minimo anche in una posizione diversa da quella usuale, ma sarebbe un azzardo. Il brasiliano ha invece giostrato più volte attorno al centravanti da quando è all’Inter, quasi sempre da subentrante. Anche lui, come Joao Mario, viene però ritenuto una pedina importante da giocare a gara già iniziata. Da una parte questo lo aiuta ad avere un ruolo ben preciso, dall’altra lo rende un candidato meno credibile per la formazione titolare.

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