Giovedì 2 Maggio 2024

Mercato Inter, Mancini: il regalo è Van Persie

Nel giorno del suo compleanno il tecnico ha chiesto l'attaccante, ma l'ingaggio è molto alto di Luca Guazzoni

Robin van Persie (Afp)

Robin van Persie (Afp)

Milano, 29 novembre 2014 - Un messaggio di discontinuità. Quello che vuole mandare Mancini rispetto alla gestione precedente. A partire dai festeggiamenti per il compleanno, fino a tattica e indicazioni da dare alla società sul mercato. Il Mancio per i suoi 50 anni ha tagliato la torta con un brindisi negli spogliatoi dopo la vittoria con il Dnipro, Mazzarri (il cui compleanno è stato il primo ottobre, quando sedeva ancora sulla panchina dell’Inter) non vuole sentire la parola festa da quando, nel 2006, morì suo padre che con lui divideva la data di nascita. Atmosfere diverse, gestioni del gruppo differenti. Lo ha confermato Guarin: «Mancini ha riportato allegria». Segnale che Mazzarri aveva perso il manico.

E un altro segnale lo ha voluto dare Mancini tra campo e mercato. Ha chiesto ad Ausilio per gennaio almeno un attaccante esterno, rapido e in grado di saltare l’uomo. E per accentuare l’esigenza ha schierato quattro giocatori diversi e fuori ruolo in due gare, con il rischio di farsi passare per un tecnico fissato sul modulo e non sugli interpreti: da Palacio e Kovacic nel derby a Icardi e Hernanes in Europa League. Prove inconcludenti. Il brasiliano ha trovato la sola giocata vincente dopo l’espulsione di Ranocchia, quando è stato accentrato dietro a Osvaldo; Icardi invece è apparso proprio spaesato. Per questo la sparata del Telegraph, secondo cui Mancini avrebbe chiesto Van Persie al Manchester United, è poco più di una voce (nonostante la passione del Mancio per VP, corteggiato a lungo nel 2012 dal City): i 15 milioni di euro chiesti dall’olandese per il rinnovo ai Red Devils sono fuori budget per le casse del club di Thohir. Altri sono i reali obiettivi per il mercato di riparazione. Cerci e Lavezzi i sogni costosi, Borini l’alternativa al risparmio, Konoplyanka l’opportunità.

L’ala ucraina è in scadenza a giugno e ha destato una buona impressione allo staff nerazzurro, nonostante l’errore dal dischetto. Il padre-procuratore ha incontrato il ds Piero Ausilio prima del match con il Dnipro (che per liberarlo a gennaio chiede però 10 milioni) e ha intavolato una trattativa: contratto quadriennale da tre milioni a stagione. Sul giocatore c’è però da registrare la forte concorrenza della Roma e di altri club europei. Mancini deciderà il nome, toccherà poi ad Ausilio accontentarlo.