Inter, la Roma tenta Handanovic, ma c'è la concorrenza del City

Il portiere in scadenza nel 2016, non rinnoverà e sarà quindi ceduto a giugno. Anche Icardi in partenza di Claudio Negri

Samir Handanovic

Samir Handanovic

Milano, 29 marzo 2015 - «Ma quale Roma? Handanovic è felice di stare all’Inter». Ci sono momenti della vita in cui i procuratori non fanno altro che smentire. Quello di Handanovic, ossia Federico Pastorello, definiva ieri “priva di fondamento“ la notizia dell’accordo tra il portiere sloveno e la Maggica. Un accordo di fondo, molto di fondo (Dialogo immaginato:«Ti piacerebbe giocare con la Roma?». «Parliamone») si può anche smentire, ma la verità è che Samir all’Inter appare tutt’altro che felice, anche se al nerazzurro è sinceramente affezionato. Ciò non toglie che, in assenza di un grande palcoscenico europeo, il portiere si senta comunque attratto da altri proscenii e da più ricchi emolumenti: all’Inter Handanovic guadagna poco più di 2 milioni di cucuzzeuro all’anno, lui ne vorrebbe guadagnare 3 ma Erick Thohir, coi suoi tetti salariali, osta anche e solo all’idea.

Così il contratto di Samir, che scade nel 2016, è ben lungi dall’essere già stato ritoccato e allungato. E così Handanovic, giocoforza, si guarda intorno: sa di avere un mercato d’eccellenza, in Italia e oltre Chiasso. Che la Roma sia una possibile destinazione dello sloveno (con il nodo a gassa marina della contropartita di Mattia Destro che tornerà dal prestito non felicissimo al Milan) non è difficile crederlo, forse non lo è nemmeno per il titolare della porta giallorossa, il rentottenne Morgan De Sanctiis che finirebbe – dicono di buon grado – per fare da secondo al trentunenne Samir.

Tutto ci sta, nel mondo delle idee. Certo la Roma soddisferebbe Handanovic sotto molti aspetti, dalla location alla visibiltà internazionale, a meno di un finale di campionato in caduta libera. Ma Handanovic piace molto anche al Manchester City: la Premier League, con vista Champions, è nelle corde del portiere dell’Inter. E che dire del Barcellona? I catalani furono i primi a sparare cifre alla luce del sole: difficile che si possano toccare i 30 milioni delle valutazioni di due anni fa, ma i 25 sì. Soldini che all’Inter – pur nel dolore della dipartita (agonistica) – farebbero molto comodo, di questi tempi. Giugno è meno lontano di quanto sembri e con l’eventuale cessione anche di Kovacic (incedibile, ma non a cifre cospicue) le beneamate casse ringrazierebberoe il club potrebbe fare sforzi conservativi su Maurito Icardi. 

di Claudio Negri

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