Rodrigo Palacio, attaccante dell'Inter
Milano, 22 agosto 2014 - Don Rodrigo Palacio? È a forte rischio la sua presenza al debutto di campionato, domenica 31 a Torino contro i granata. Il punteruolo argentino, che quasi da solo ha tenuto in piedi il soppalco dell’attacco nerazzurro nella passata stagione, non ha ancora risolto la bua alla caviglia, né si pensa che possa essergli passato tutto da qui a nove giorni.
Così uno - anche non di particolare acume, come nel caso dello scrivente - dedurrà che i guai al malleolo di Palacio siano abbastanza seri. Son magagne che Trecciolino si porta al piede dai Mondiali brasiliani, quando stemperò i dolori con qualche infiltrazione analgesica: non certo risolutiva, ma giusto per tenere duro ed essere pronto alla bisogna nel massimo torneo degli alluci. Quindi dal Brasile è tornato in casa madre un giocatore che definire non in perfette condizioni fisiche sarebbe un modo ottimistiche di vedere le cose. Lo stato di salute della caviglia palaciana aveva nei giorni scorsi indotto i curiosi di mestiere a usare toni da colorificio monocromatico, parlando di un vero e proprio giallo.
La mancata convocazione di Palacio per la trasferta di Reykjavik, dettata appunto da ragion d’infortunistica, aveva indotto qualche fervida mente a credere che ci fosse sotto anche dell’altro. Per carità, c’è sempre sotto dell’altro, come l’irritazione dell’Inter - più vera che presunta - con l’Argentina e il suo staff medico: la Beneamata pensava però che l’infortunio del Trenza fosse di meno complessa guarigione. Ma adesso la prudenza è d’obbligo: Palacio potrebbe dunque essere lasciato a riposo, per lasciarsi finalmente dietro ogni magagna alla caviglia ed esordire in ottima salute nel debutto casalingo di campionato, domenica 14 settembre, contro il Sassuolo.
Per fortuna a Walter Mazzarri le alternative in attacco non mancano. Contro lo Stjarnan Maurito Icardi ha confermato la sua vena di opportunista d’area e anche il neoacquisto Osvaldo, seppur in ritardo di preparazione, ha fatto la sua parte segnando... una traversa. Insomma, il settore offensivo dell’Inter, Palacio a parte, sembra già ben vispo.
di Claudio Negri
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