Indonesia, il giallo dei tre sub dispersi. "La guida ha nuotato sola per due ore"

La guida Osland, che ha accompagnato i quattro ragazzi nell’immersione subacquea, è stata ritrovata in mare e tratta in salvo. L’uomo avrebbe detto di aver riportato tutti i ragazzi in superficie e che si sarebbero ritrovati in un punto distante dalla barca a causa delle forti correnti di Marianna Vazzana

Daniele Buresta, Michela Caresani e Alberto Mastrogiuseppe: i tre sub dispersi nel Borneo

Daniele Buresta, Michela Caresani e Alberto Mastrogiuseppe: i tre sub dispersi nel Borneo

Milano, 20 agosto 2015 - Voce ferma, speranza sempre accesa. Valeria Baffè, la 34enne milanese che da sabato è in ansia per la sorte dei tre amici dispersi in mare nell’isola di Sangalaki in Borneo, nell’est dell’Indonesia, ogni giorno ricomincia a darsi da fare. Sa che anche un piccolo dettaglio, un ricordo, può essere importantissimo per le ricerche che continuano senza sosta con imbarcazioni e aerei impegnati a passare al setaccio distese azzurre e isolotti sperduti. La mente e il cuore sono rivolti al suo fidanzato, Daniele Buresta, 36enne, ad Alberto Mastrogiuseppe, coetaneo, e a Michela Caresani, la sua fidanzata 33enne, non tornati sulla barca dopo un’immersione sabato pomeriggio, dispersi insieme a un’altra ragazza belga di 29 anni, Vana Chris Vanpuyvelde. Ogni dettaglio può essere importante, si diceva.

La guida Osland, che ha accompagnato i quattro ragazzi nell’immersione subacquea, è stata ritrovata in mare e tratta in salvo. L’uomo avrebbe detto di aver riportato tutti i ragazzi in superficie e che si sarebbero ritrovati in un punto distante dalla barca a causa delle forti correnti. Ma perché è stato ritrovato solo? «Si è allontanato per cercare aiuto - dice Valeria Baffè, raggiunta al telefono - e ha nuotato controcorrente per due ore prima di essere ripescato». Avrà pensato di poter raggiungere più in fretta la barca e di poterla guidare verso i ragazzi, con tutta probabilità. Peccato che nel frattempo il mezzo si fosse spostato proprio per cercare i quattro giovani e la guida, con a bordo Valeria Baffè e un altro ragazzo, piemontese. I due erano rimasti in superficie a praticare snorkeling, nuotando utilizzando un boccaglio o un aeratore (snorkel in inglese). Nel frattempo «continuano le ricerche, sono stati analizzati venti e correnti», dice Valeria, per capire su quale porzione di area puntare per le ricerche, su quali isolotti concentrarsi. La Farnesina ribadisce che le ricerche non si fermano e che l’ambasciata italiana è in costante contatto con le autorità locali. Gli amici milanesi sono in apprensione. «Dove sono? Staranno bene? Sembra banale ma sono le domande che ci poniamo tutti i giorni. Ci fidiamo delle versioni ufficiali, sappiamo che in Indonesia si stanno impegnando tutti per ritrovarli e ci facciamo forza l’un l’altro. Restiamo vicini alle famiglie, è il minimo», dice un’amica di Michela Caresani.

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