Milano, 20 novembre 2014 - La Procura di Milano ha aperto un inchiesta sull'incendio doloso appiccato nella notte tra martedì e mercoledì alla sede Aler di Via Inganni. Le indagini sono coordinate Maurizio Romanelli, procuratore aggiunto a capo del dipartimento anti-terrorismo, che ha assegnato il fascicolo al pm Piero Basilone. I reati ipotizzati, per il momento a carico ignoti, sono quelli di incendio doloso e di trasporto e fabbricazione di materiale esplodente.
E' stata l'informativa della Digos, approdata proprio oggi sulla scrivania di Romanelli, a far scattare l'apertura ufficiale dell'inchiesta. Gli inquirenti stanno valutando ogni ipotesi investigativa, anche per verificare l'esistenza di possibili collegamenti tra l'incendio alla sede Aler di Via Inganni e gli altri episodi violenti che si sono registrati in questi ultimi giorni a Milano: l'assalto alla sede del Pd di Via Monpiani durante la riunione del Sunia e i scontri tra antagonisti e forze dell'ordine al quartiere Corvetto durante le operazioni di sgombero di due centri sociali..
Secondo quanto riferito dalla polizia, ignoti hanno infranto la finestra con una pietra e si sono introdotti per dare fuoco con del liquido infiammabile alla scrivania e ad alcuni faldoni. Le fiamme poi sono state domate dai vigili del fuoco (intervenuti con quattro mezzi) prima che potessero distruggere la sede. L'ufficio preso di mira è uno degli sportelli a disposizione degli inquilini Aler, per la zona Sud Est di Milano. Ci lavorano una decina di dipendenti. Il fuoco ha devastato i locali interni, danneggiando scrivanie, computer, infissi. Quasi tutto il materiale cartaceo è bruciato.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro