Nuovo ingresso nel Salotto di Milano, Hugo Boss arriva in Galleria Vittorio Emanuele

I brend di abbigliamento Hugo Boss si è aggiudicato i locali messi a bando dall’amministrazione comunale grazie ad un’offerta economica relativa al canone annuo pari a 3 milioni e 401mila euro

Il palazzo in galleria Vittorio Emanuele

Il palazzo in galleria Vittorio Emanuele

Milano, 30 settembre 2015 - L’iter di gara per l’assegnazione di spazi "cielo-terra" in Galleria Vittorio Emanuele II si è concluso mercoledì mattina. E' Hugo Boss ad aggiudicarsi i locali messi a bando dall’amministrazione comunale grazie ad un’offerta economica relativa al canone annuo pari a 3 milioni e 401mila euro e ad un punteggio complessivo (che tiene conto anche del progetto di gestione e ristrutturazione) di 89 punti. Lo comunica l’Assessore al Demanio Daniela Benelli. Gli spazi assegnati (la concessione avrà una durata di 18 anni) hanno una metratura complessiva di 956,29 metri quadri e si sviluppano su 5 livelli (piano interrato, terra, ammezzato, primo, secondo), oltre ad un soppalco su piano terra. È dotato di tre vetrine che sono attualmente in concessione all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e al Bar Sì e che affacciano sul braccio principale della Galleria, verso Piazza Duomo.

La base d’asta prevista dal bando comunale era di 977.218 euro. Il progetto presentato dalla società prevede spazi dedicati alla vendita di abbigliamento maschile e femminile e accessori, con un’area sartoriale per la realizzazione di abiti su misura. All’ultimo piano ci sarà una vera e propria Art Gallery, in cui troveranno spazio le opere vincitrici dell’ Hugo Boss Prize, prestigioso riconoscimento conferito nel modo dell’arte contemporanea con il patrocinio del Guggenheim di New York. A completare l’allestimento, anche una lounge area e un punto ‘belvedere’ con vista sull’Ottagono. I piani saranno collegati tra loro da una grande scala elicoidale e da un ascensore a norma per le persone con disabilità. Il progetto, che dovrà ricevere il benestare della Soprintendenza, pone grande attenzione al recupero del progetto originale del Mengoni, attraverso il restauro di murature interne preesistenti, e all’uso di materiali ed elementi di pregio.

“Siamo contenti di questo nuovo ingresso nel Salotto di Milano - commenta l’assessore al Demanio Daniela Benelli -. È un progetto che rispetta il pregio della Galleria, sia grazie ad un attento restauro, sia attraverso la creazione di spazi diversificati che ospiteranno anche opere d’arte e consentiranno di ammirare l’Ottagono da una nuova prospettiva. Ancora una volta, i privati partecipano all’azione di valorizzazione economica, architettonica e funzionale della Galleria che questa Amministrazione ha avviato e sta portando avanti. Un modello d’intervento che ha restituito alla città in tutta la sua bellezza uno dei suoi monumenti più simbolici”. Le concessioni dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e del Bar Sì scadranno alla fine del 2016.

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