Firme per le primarie, Sala tira dritto: in campo solo dalla fine di dicembre

Replica a Pisapia. «Lasciare Expo prima? La gente non capirebbe, devo portare a termine il mio compito» di GIAMBATTISTA ANASTASIO

 Giuliano Pisapia e Giuseppe Sala

Giuliano Pisapia e Giuseppe Sala

Milano, 1 dicembre 2015 - Giuseppe Sala non sembra avere alcuna intenzione di farsi dettare i tempi della sua (sempre meno) eventuale candidatura a sindaco da Giuliano Pisapia. A dispetto delle voci che si susseguono senza sosta, il commissario unico di Expo ha ieri ribadito che sarà a disposizione del Pd e della causa elettorale solo a partire dalla fine di dicembre, una volta compiuta la sua missione nella Spa che ha organizzato l’Esposizione Universale 2015. Una risposta a Pisapia, la sua. Proprio domenica il primo cittadino aveva lanciato al commissario un messaggio chiaro: «L’unica certezza è che ci saranno le primarie. E che la raccolta firme (per candidarsi ndr) parte il 7 dicembre: chi vuole partecipare deve iniziare a fare un progetto e girare la città».

Il sindaco è perentorio sulla data di inizio della raccolta delle firme, non altrettanto sulla data della consultazione («Inutile impiccarsi ad un giorno o ad un altro»), perché quest’ultima plausibilmente slitterà al 28 febbraio o al 6 marzo. La logica del rinvio a metà? Un compromesso. Il Pd otterrebbe lo slittamento della consultazione, Sel avrebbe invece la conferma che tale slittamento non è dovuto alle esigenze di Sala: se confermata al 7 dicembre, la raccolta firme si chiuderebbe il 7 gennaio, solo una settimana dopo la discesa in campo del commissario. Ma se il segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati, apre alla soluzione ibrida («Per raccogliere 2mila firme una settimana può bastare»), Anita Pirovano dice che «non ci sono fatti nuovi per cambiare date già decise». Certo resta che domenica alle parole di Pisapia il pensiero è inevitabilmente corso a Sala, il candidato al quale il sindaco, Sinistra Dem, Sel e gli arancioni preferirebbero Francesca Balzani o Pierfrancesco Majorino. La replica del commissario è presto arrivata.

«Sto vivendo la situazione serenamente, vado avanti a testa bassa, anche se può dare fastidio – ha scandito ieri dai microfoni di Rtl –. Io prima di tutto devo completare il mio lavoro. La mia esperienza in Expo mi ha fatto sentire il senso del rapporto con le persone, credo che la gente non potrebbe capire se io prima di dicembre abbandonassi. I compiti devono essere portati a termine, è una responsabilità verso i soci, verso il sistema e verso chi lavora con me. Il partito della Nazione? Non so cosa sia». Che succede, allora? La raccolta firme per le primarie resta in agenda dal 7 dicembre al 7 gennaio? Ieri si è riunito per la prima volta il comitato organizzativo della consultazione ma il quadro sarà più chiaro da domani, una volta avvenuto l’incontro tra Pisapia, la Balzani e il segretario del Pd e premier, Matteo Renzi. 

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