'Miniature', Gianni Nocenzi torna con un album tutto da scoprire

Il grande compositore e pianista torna con un nuovo lavoro, che ben rappresenta la sintesi del suo recente percorso compositivo

Gianni Nocenzi

Gianni Nocenzi

Milano, 27 giugno 2016 - Gianni Nocenzi è pronto a tornare e lo fa con 'Miniature', il titolo del suo nuovo album. Dopo anni di assenza dalle scene discografiche, il grande compositore e pianista ha un terminato lavoro che sorprenderà i suoi fan. 'Miniature' sarà presentato dal vivo a Milano, al Mondadori Megastore in piazza Duomo, il 29 giugno: un evento straordinario, dove il pubblico avrà modo di incontrare l’artista e di assistere ad un live unico.

La nuova opera ben rappresenta la sintesi del recente percorso compositivo del musicista romano. Per quanto possa sembrare strano, data la sua carriera e la ricerca spesso votata all’elettronica, 'Miniature' è il primo disco in cui Nocenzi suona esclusivamente il pianoforte acustico (un gran coda Steinway) esprimendo appieno il suo talento compositivo e interpretativo. Registrato con una serie di avanzate tecnologie, che danno al suono dello strumento una nuova dimensione e all’ascolto inedite suggestioni, 'Miniature' contiene sei brani, intensi e coinvolgenti, incisi in presa diretta: Cammino di pietra, Terra Nova, Ritorni, Farfalle, Engelhart, Ninnananna di Cosmo. “Miniature” è prodotto da Luigi Mantovani per GMEBooks, e distribuito da BTF s.r.l.

Dopo l’abbandono del Banco di Mutuo Soccorso nel 1985, e i due album incisi per “Virgin Records” nel 1988 (“Empusa”) e 1993 (“Soft Songs”, a cui collabora anche Ryuichi Sakamoto), Gianni Nocenzi si è dedicato allo studio e alla ricerca, con sporadiche apparizioni sulla scena musicale internazionale. Alla fine dello scorso anno Luigi Mantovani (amico di lunga data, produttore di vari dischi del Banco e direttore di Virgin Italy negli anni ‘80 e ‘90) gli propone di comporre nuovi temi per pianoforte, di interpretare e registrare “live” con uno Steinway Grand Piano, realizzando così un “disco antico moderno”. “La cosa sembrerebbe ovvia ma non lo è affatto dato che le sue uscite discografiche in solo (Empusa e Soft Songs) erano acute e complesse ricerche nell’elettronica e nella scrittura contemporanea”, ha raccontato lo stesso Mantovani “Mi sembrò naturale proporre a Gianni di registrare un nuovo disco strumentale con piano acustico. Mi piaceva l’idea di sentirlo alle prese con l’essenziale, con la purezza ineguagliabile del suono meccanico del pianoforte. Volevo dare forma e evidenza al suo tocco sempre ispirato ed emozionale”

La proposta coglie di sorpresa Nocenzi: dopo due decenni di silenzio discografico non aveva in mente alcun progetto di questo tipo.  Compone subito il nuovo lavoro e lo incide in due brucianti “session” lo scorso febbraio presso il “Forward Studio” (Roma), registrandolo con una serie di inedite tecnologie che hanno dato al suono del pianoforte una nuova dimensione e all’ascolto nuove sensazioni sonore. “Contrariamente alle mie abitudini, lo studio era pieno di amici e collaboratori creando un’atmosfera di happening affettuoso, solidale, per me di grande conforto” ha raccontato Gianni Nocenzi. “Allora ho pensato di restituire a livello audio la situazione registrando ad alta risoluzione (24 bit, 96 kHz) e disponendo l’array microfonico (un sistema 5.1) proprio sopra la mia testa in modo che l’ascoltatore potesse condividere in seguito la mia stessa prospettiva audio mentre stavo suonando. In pratica chi ascolterà il disco (soprattutto in cuffia) è come se fosse seduto con me sulla panca del pianoforte percependo nei dettagli le risonanze, i piccoli rumori della meccanica, dei pedali, degli smorzi, tutto quanto di miracoloso dal punto di vista di ingegneria meccanica crea il magnifico suono di un Gran Coda…. inclusi i miei errori di esecuzione che ho volutamente lasciato”.

Gianni Nocenzi fonda con suo fratello Vittorio, nel 1972, il “Banco del Mutuo Soccorso”, band leader del Progressive Rock. Dopo essere rimasto nel gruppo fino al 1985, dopo tredici album e centinaia di concerti insieme, Gianni decide di lasciare il Banco per seguire una sua personale ricerca musicale ed esplorare le tecnologie più avanzate. Nel 1988 pubblica con Virgin Records il suo primo disco da solista “Empusa”, per poi allontanarsi dalla discografia non prima però di aver lasciato come atto conclusivo “Soft Songs” nel 1993, pubblicato sempre da Virgin Records. L’album vede la partecipazione di Sarah Jane Morris e di Andrea Parodi dei Tazenda per la parte cantata, e chiude con una lunga suite in cui si avvale della straordinaria collaborazione di Ryuichi Sakamoto. Negli anni successivi, Gianni Nocenzi si dedica allo studio e alla ricerca delle nuove tecnologie applicate al fare musica, che lo portano a girare il mondo collaborando con l’azienda nipponica Akai Professional.

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