Evasione fiscale, Gianna Nannini patteggia un anno e due mesi: pena sospesa

Il legale della cantante: “Gianna nannini è amareggiata e sorpresa dalla vicenda, nel ribadire l’assoluta trasparenza della propria condotta. Gli addebiti sono riferibili esclusivamente all’operato di soggetti terzi nei quali nutriva una sconfinata e tuttavia malriposta fiducia”

La cantante senese Gianna Nannini

La cantante senese Gianna Nannini

Milano, 30 giugno 2015 - Gianna Nannini ha patteggiato un anno e due mesi di reclusione con la sospensione condizionale e con la non menzione nel casellario giudiziale nel procedimento in cui era accusata di una presunta evasione fiscale da 3 milioni e 750mila euro. Nell’ambito del contenzioso tributario, la cantante aveva gia’ ‘fatto pace’ col fisco raggiungendo un accordo di risarcimento con l’agenzia delle entrate. “La decisione della G.n.g. Musica di sancire un accordo conciliativo con l’agenzia delle entrate deriva dalla volonta’ di mettere al piu’ presto la parola fine a un doloroso capitolo giudiziario”, scrive in una nota l’avvocato Giulia Bongiorno.

“In questo quadro si inserisce la decisione di Gianna Nannini di collaborare con la Procura della Repubblica, nella persona del dott. Adriano Scudieri, e cosi’ definire il procedimento con il rito del patteggiamento, accolto in data odierna dal Gup presso il Tribunale di Milano, dott. Fabio Antezza. Gianna Nannini, “amareggiata e sorpresa dalla vicenda, nel ribadire l’assoluta trasparenza della propria condotta - conclude Bongiorno -, nega recisamente qualsiasi interposizione fittizia con societa’ estere e sottolinea che gli addebiti sono riferibili esclusivamente all’operato di soggetti terzi nei quali nutriva una sconfinata (e tuttavia malriposta) fiducia”. 

(Agi)

 

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