IL LIBRO DE IL GIORNO DI GENNARO MALGIERI Il "Ritorno al Sud" è la strada di casa

Non c'è nostalgia, ma riconquista in questo “Ritorno al Sud” di Marcello Veneziani di Gennaro Malgieri

Il libro de Il Giorno di Gennaro Malgieri

Il libro de Il Giorno di Gennaro Malgieri

Milano, 29 agosto 2014 - Non c'è nostalgia, ma riconquista in questo “Ritorno al Sud” di Marcello Veneziani. Un libro che condensa due precedenti opere dell’autore (“Il segreto del viandante” e “Sud. Un viaggio sentimentale”), ampliate e dunque riscritte, nel quale il passato ed il presente del Mezzogiorno s’intrecciano in una sorta di danza intorno al destino di una terra e di un popolo. E qual è questo destino? Quello di perpetuarsi come “una grande madre”, dalla quale tutto ha origine e nel cui grembo, se anche non lo si vuole, prima o poi si deve tornare. Il Sud è la strada di casa, dice Veneziani, ed il viaggio nelle sue contrade, nei suoi borghi, nelle sue città, nei sogni che ha alimentato ha il significato di una esplorazione nella memoria unita allo stimolo di ricomprendere nei suoi odori, nei suoi paesaggi, nei contorni vari eppure somiglianti che ne fanno una regione ineguale e non paragonabile a nessun’altra, dalla quale chi ci è nato non può prescinderne. Il Sud, insomma, è una specie di seconda pelle che ti porti addosso sempre ed è inutile immaginare di potertene disfare. Ed è per questo che i racconti di vita meridionale che Veneziani propone sono paradigmatici di un’umanità che se da quelle parti si va disperdendo, paradossalmente viene recuperata quanto più se ne sta lontani.

Così è più facile essere “sudisti” risiedendo al Nord che vivendo il Sud nelle sue pieghe, spesso amare, e lasciandosi abbacinare da illusorie promesse ben oltre i suoi confini. Ma quali sono poi questi confini? Dalle pagine di “Ritorno al Sud” non è difficile scorgerli: sono spirituali, emozionali, passionali, esistenziali. Li si deve cercare dentro se stessi e non al di fuori, magari approfittando della breve vacanza in un mondo quasi “esotico”. “C’è una geografia poetica”, dice Veneziani ricordando Vico, che connota il Sud; e c’è dunque anche un “pensiero mediterraneo o meridiano”. Insomma, l’uomo del Sud non è invenzione della Cassa del Mezzogiorno, ma di una cultura ancestrale, profonda, radicata, di una visione del mondo e della vita.Ed in questa visione s’immerge Veneziani conducendo per mano il lettore che vuole penetrare nelle viscere di una fetta d’Europa protesa nel Mediterraneo dal quale ha tratto l’energia per creare una sorta di “nazione” molto particolare fatta con gli elementi che il Grande Mare ha sospinto nel corso dei millenni sulle sue coste. C’è poesia e filosofia in questo libro; ma anche ricordi e sentimenti accompagnati da una sottile volontà dell’autore di annullarsi nel suo Sud come particella di un universo dal quale non intende distaccarsi. È il suo progetto per l’eternità? Può darsi. Da uomo del Sud non posso che condividerlo avendo cominciato da tempo il mio viaggio di ritorno. Marcello Veneziani, Ritorno al Sud, Mondadori. 

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