Truffe agli anziani, carabinieri smantellano gang: 32 arresti, anche a Milano e Como

I malviventi dalle loro centrali in Polonia e dall'Italia selezionavano le vittime attraverso le guide telefoniche on-line cliccando nomi desueti. Quindi le contattavano spacciandosi per il nipote e chiededno soldi. Se la risposta era affermativa, mandavano immediatamente persone appartenenti alla rete criminale a ritirarli

I carabinieri (Foto archivio)

I carabinieri (Foto archivio)

Milano, 22 luglio 2014 - Dalla Polonia e, in Italia, da Novara, Milano e Como, individuavano con metodo e determinazione vittime anziane da raggirare e derubare. I carabinieri di Genova, insieme alle unità territoriali delle città dove sono stati eseguiti gli arresti, hanno smantellato cosi' un'organizzazione transnazionale Italo-Polacca, composta da rom di etnia sinti che parlano perfettamente italiano e tedesco, che aveva come fine quello di truffare e derubare anziani. Trentadue le persone colpite da ordinanza di custodia cautelare del gip di Novara su richiesta del pm Ciro Vito Caramore. Di queste ne sono state eseguite stamani 12, altre 20 persone sono ricercate. Sono state inoltre denunciate 72 persone e sono stati effettuati ingenti sequestri

Secondo quanto appurato dagli investigatori, gli appartenenti alla gang con abilita' riuscivano a convincere le vittime a farsi consegnare somme dell'importo variabile da 4mila a 40mila euro. Poi mandavano i loro emissari a ritirare i soldi. Il loro terreno di caccia era l'Italia, la Germania, la Svizzera, la Repubblica Ceca e la Svezia. Tra i beni sottoposti a sequestro: un appartamento, una cantina, un box e tre terreni a Novara; diamanti a pietre preziose; oro, gioielli e orologi; polizze di pegno; 65 cellulari, 3 tablet, 25 sim card; 2000 euro in contanti. Il gip ha disposto sequestri ancora da effettuare per un milione di euro.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri i malviventi dalle loro centrali in Polonia (Varsavia e Wroclaw) e dall'Italia selezionavano le vittime attraverso le guide telefoniche on-line cliccando nomi desueti (come Ernestina, Cesira, Giuseppina, Ingrid, Ester, Angiolina eccetera). Quindi contattavano la vittima spacciandosi per il nipote, dicendo che stavano chiudendo un affare, l'acquisto di un'auto o di un appartamento e che non potevano farlo per mancanza di denaro. Chiedevano la cifra (da 4 a 40mila euro). Se la risposta era affermativa, mandavano immediatamente persone appartenenti alla rete criminale a ritirare i soldi. Lo stesso gruppo effettuava furti in appartamento, sempre in danno di anziani, individuando le vittime sulle strade delle citta'. Li seguivano fino a casa e con la scusa di dover lasciare un messaggio per i vicini e, una volta in casa, la svaligiavano.

Fonte Agi

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