Giovedì 25 Aprile 2024

Ecco i sei nuovi nomi per il Giardino dei Giusti

La cerimonia ufficiale è prevista il prossimo 6 marzo quando verranno scoperti i cippi commemorativi e le targhe sugli alberi dedicati a ciascuno di loro: "Testimoniamo l'impegno fondamentale di uomini e donne che con coraggio hanno lottato e lottano ogni giorno contro la mafia e a favore dei migranti mettendo le loro vite al servizio degli altri, anche a rischio della propria incolumità"

Uno dei cippi del Guardino dei Giusti (Newpress)

Uno dei cippi del Guardino dei Giusti (Newpress)

Milano, 14 gennaio 2015 - L'Associazione del Giardino dei Giusti di Milano ha indicato le nuove sei personalità che saranno ricordate nel Giardino al Monte Stella. Si tratta di Mehmet Gelal Bey, scelto per ricordare tutti i Giusti ottomani che all'epoca del genocidio degli Armeni "hanno rifiutato di stare dalla parte dei carnefici e hanno soccorso le vittime e testimoniato la verità anche a costo della propria vita. Altro nome scelto è quello di Francesco De Luca, Sottocapo della Guardi Costiera di Lampedusa, impegnato in interventi di salvataggio dei migranti in viaggio verso le coste italiane dal 2011 al 2014, compreso il soccorso durante la strage del 3 ottobre 2013, in cui 366 migranti persero la vita apochi metri dalle coste siciliane.

Quindi, Razan Zaitounech e Ghayath Mattar che "hanno resistito con coraggio alla violenza del regime siriano e al fondamentalismo opponendo la propaganda pacifica e l'informazione veritiera su ciò che accade nel loro paese. Hanno però pagato un prezzo altissimo, l'uno con la vita e l'altra con la prigionia, la clandestinità, il rapimento. La loro candidatura è sostenuta tra gli altri da Shadi Hamadi, scrittore e attivista siriano e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia".

Tra i 'giusti' anche Rocco Chinnici, alto magistrato di Palermo assassinato dalla mafia il 29 luglio del 1983; Alganeh Fessaha, cittadina italiana e milanese di origine eritrea, insignita con l'Ambrogino d'Oro nel 2013, presidente della Ong Gandhi. La scelta dei nomi, spiega palazzo Marino, è ispirata dalla capacità di intervenire in aiuto di altre persone in difficoltà, in occasione di alcuni momenti particolarmente tragici della storia contemporanea, e per la loro profonda umanità, ed anche dalla ricorrenza del centesimo anniversario del Genocidio degli Armeni del 1915.

La cerimonia ufficiale è prevista il prossimo 6 marzo quando verranno scoperti i cippi commemorativi e le targhe sugli alberi dedicati a ciascuno di loro. "Questi nuovi Giusti testimoniamo l'impegno fondamentale di uomini e donne che con coraggio hanno lottato e lottano ogni giorno contro la mafia e a favore dei migranti mettendo le loro vite al servizio degli altri, anche a rischio della propria incolumità - ha detto Basilio Rizzo, presidente del Consiglio Comunale -. È altrettanto importante che alcuni di loro siano di origine islamica, una scelta che abbiamo sostenuto con grande convinzione. Tutte queste persone sono esempi che ci aiutano a riflettere sulle reali emergenze che dobbiamo affrontare e su quali sono i veri valori da tutelare e rispettare"