Mercoledì 24 Aprile 2024

Rubavano Range Rovere e auto di lusso, sgominate due bande di ladri

I malviventi si appostavano vicino alle vetture, intercettavano le frequenze del telecomando bloccando temporaneamente la chiusura delle portiere. Nel frattempo, con un altro congegno, copiavano la chiave e una volta che il proprietario si era allontanato, con tutta calma, si impossessavano della macchina

Polizia sgomina banda di ladri di auto di lusso, clonavano chiavi

Polizia sgomina banda di ladri di auto di lusso, clonavano chiavi

Milano, 27 novembre 2014 - Sgominate dalla polizia due bande di ladri, una italiana e una bulgara, specializzate nel furto di Suv, Range Rovere e macchine di lusso. Le vetture venivano rubate soprattutto nel nord Italia, a fiere o in parcheggi del centro, per poi essere rivendute a 10mila euro soprattutto in Nigeria e in Bulgaria sostituendo le targhe con altre straniere rubate, più difficili da reperire. Nei primi 6 mesi del 2014 solo nel centro di Milano sono state rubate 30 vetture utilizzando dispositivi elettronici reperibili anche on line dove un kit completo costa circa 6mila euro e consente di clonare le chiavi delle Range Rover letteralmente in meno di 2 minuti.

Tra il 10 e il 12 novembre gli agenti del commissariato centro, in collaborazione con la polizia stradale, nel corso dell'operazione denominata "Range dei desideri", hanno arrestato 5 soggetti, sequestrato 10 auto e abbondante materiale per i furti, sono peró tuttora in corso accertamenti per individuare altri componenti e collaboratori. Della banda italiana sono stati arrestati per ricettazione il 10 novembre, il capo, A.D., 56enne di origine salernitane, e il suo coetaneo S.M.. Entrambi con precedenti dal '76, agivano soprattutto nel centro di Milano e durante le grandi fiere nelle cittá del nord ( Milano, Parma, Verona, Genova e altre), sembrerebbe attendessero Expo "per scatenarsi". 

Parallelamente, a volte anche puntando alle stesse vetture - valeva la regola del "chi primo arriva" - nella stessa area rubavano Range Rover anche i 3 bulgari arrestati il 12 novembre con l'accusa di associazione a delinquere. Si tratta di un 43enne, il capo, con una condanna a 2 anni a carico, e dei suoi due complici di 40 e 46 anni, entrambi incensurati e residenti a Cologno Monzese. La banda bulgara, attiva da almeno un decennio e mai "beccata" prima d'ora, aveva iniziato con le carte di credito per poi spostare il proprio business sulle Range Rover che rivendevano a 10mila euro in patria, a 4mila se i modelli erano più modesti. Le indagini che hanno portato agli arresti sono iniziate in seguito a segnalazione di furto nel Parking Matteotti, a Milano, lo scorso maggio, e proseguite con pedinamenti, appostamenti, analisi di immagini delle telecamere dei parcheggi e la collaborazione delle societá satellitari. A quanto è emerso gli arrestati erano in grado di clonare la chiave di una macchina in 55 secondi dopo averla mirata e seguita a bordo di una Toyota fino ad un parcheggio.

Il kit completo utilizzato da entrambe le bande prevedeva un "disturbatore di frequenze" (da 1000-3000 euro) che interferiva con il telecomando delle Range Rover impedendone la chiusura all'insaputa del proprietario. Oltre a questo dispositivo, in dotazione i ladri avevano un Obd da 4500 euro che, collegato alla centralina della vettura, tramite wireless, comunicava con chiavi vergini da 300 euro clonando quelle che le vittime dei furti avevano "al sicuro" nelle proprie tasche. Fatto ció, i ladri consultavano i documenti di viaggio per poi recuperare in un secondo momento le auto, spesso depositandole per qualche giorno in piani sotterranei di parcheggi pubblici dove eventuali dispositivi sarellitari non le avrebbero potute localizzare. Le vittime individuate finora dagli agenti sono generalmente facoltosi imprenditori italiani, tra questi anche il proprietario di un atelier in zona Brera che detiene un primato: ha subito due furti in tre giorni, a novembre, della stessa auto, sempre recuperata e restituita. La prima volta gliela avevano rubata gli italiani ad una fiera di cavalli di Verona, la seconda volta i bulgari a Monza, mentre accompagnava il figlio a scuola.