Rapinavano tir e aziende, sgominata la banda specializzata in metalli preziosi

Nove le persone arrestate accusate, a vario titolo, di far parte di un’organizzazione a delinquere che terrorizzava da mesi i trasportatori e i rivenditori di metalli dell’hinterland milanese

I rapinatori in azione

I rapinatori in azione

Milano, 4 marzo 2015 - Scoperta e fermata dai Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni (Milano) una una banda dedita a furti e rapine nel Milanese. Nove le persone arrestate accusate, a vario titolo, di far parte di un’organizzazione a delinquere che terrorizzava da mesi i trasportatori e i rivenditori di metalli dell’hinterland milanese. La banda multietnica era specializzata in rapine di metalli preziosi a tir e aziende. A loro carico, accertate, ci sarebbero 3 rapine a tir, con sequestro di persona, un assalto ad un distributore di benzina a Castano Primo e una trentina di rapine ai danni di aziende specializzate in stoccaggio e trattamento di metalli preziosi come rame, ottone e acciaio.

Le indagini sono partite nella notte tra il 27 e il 28 aprile 2014, a seguito di una rapina ad un camion a Cormano. La sera del 27 il conducente del camion era stato aggredito, imbavagliato e picchiato violentemente poco prima che consegnasse il carico ad una azienda. Ad eseguire materialmente l’aggressione erano stati i 4 bosniaci, utilizzando una Multipla color oro, elemento utile per risalire alle identità di alcuni dei soggetti coinvolti. Da aprile 2014 a febbraio 2015 i carabinieri hanno osservato una intensa attivitá criminale di questa associazione a delinquere multietnica, con un ritmo di quasi un sopralluogo o un colpo commesso al giorno, il bottino si aggira sempre attorno ad un valore totale stimato di 200mila euro circa.

Tutte le aggressioni sono caratterizzate da una particolare violenza, anche gli altri due conducenti di tir aggrediti erano stati sequestrati e picchiati, durante l’assalto al distributore Agip era stata invece sradicata completamente una colonnina. Tra le numerose rapine, tutte commesse a Milano e nell’hinterland, i militari hanno ricordato quella commessa lo scorso ottobre a Trezzano sul Naviglio, con un bottino di 2 tonnellate di ottone, di valore stimato di 100mila euro.

L'ORGANIZZAZIONE DELLA BANDA - I nove si erano dotati di un’organizzazione efficiente e molto compartimentata, con una rigida divisione dei ruoli. I due italiani arrestati, che ufficialmente lavoravano nel settore dei metalli, erano le talpe: il loro compito consisteva nell’individuare i camion da assaltare. I due fornivano le coordinate al settore operativo, quattro fratelli bosniaci di etnia rom che assaltavano i tir armi in pugno, e non risparmiavano schiaffi e pugni ai trasportatori. All’anello terminale della gang c’erano tre cittadini egiziani, che da un’officina clandestina situata a Milano in via Ripamonti smontavano i camion e li spedivano in Egitto, dove venivano rimontati e rivenduti. La banda si avvaleva anche di due ricettatori, un italiano e un albanese che rivendevano al mercato nero metalli pregiati come rame, ottone e acciaio, e sono stati indagati a piede libero.

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