Ferirono due ferrovieri col machete, sei latinos chiedono il processo abbreviato

Il gip il 17 ottobre ha disposto il giudizio immediato per sei membri della gang che aggredì i ferrovieri Carlo Di Napoli e Riccardo Magagnin, loro hanno chiesto il rito abbreviato

Il treno su cui viaggiava Carlo Di Napoli, nel riquadro a sinistra, con il collega Riccardo Magagnin

Il treno su cui viaggiava Carlo Di Napoli, nel riquadro a sinistra, con il collega Riccardo Magagnin

Milano, 3 novembre 2015 - Sei membri della gang accusata di aver aggredito con il machete i ferrovieri Carlo Di Napoli e Riccardo Magagnin hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato. Per loro il 17 ottobre gip Giuseppe Gennari aveva disposto il processo con giudizio immediato. Ora i sei hanno scelto il rito alternativo che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Il gruppo di sudamericani, parte della gang Mara Salvatrucha 13, è accusato dell'aggressione avvenuta lo scorso 11 giugno alla stazione di Villapizzone. Di Napoli, ferito con un machete, rischiò di perdere il braccio, Magagnin che lo soccorse, svenne per un colpo ricevuto in testa. L'udienza davanti al gup verrà fissata nei prossimi giorni. Oltre a Josè Ernesto Rosa Martinez, il salvadoregno che ha colpito con il machete Di Napoli, erano stati arrestati dalla polizia nelle ore successive all'aggressione Jackson Lopez Trivino, Andres Lopez Barraza e Alexis Ernesto Garcia Rojas, tutti ancora detenuti in carcere. Andranno a processo altri due salvadoregni, Kevin Jeovanni Vasquez Majano e Henry Alexander Cortez Gonzales, di 23 e 24 anni, indagati a piede libero. Si trovavano anche loro sul treno e, secondo le accuse, avrebbero partecipato al pestaggio assieme ai quattro arrestati e a un minorenne indagato, per il quale procede il Tribunale per i minori.

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