'Volti nuovi' per Ferrovie Nord. All’assemblea dei soci arriva Grillo

Gibelli verso la presidenza. Il leader M5S annuncia battaglia

Beppe Grillo (Foto LaPresse)

Beppe Grillo (Foto LaPresse)

Milano, 25 maggio 2015 - Cura dimagrante per Ferrovie Nord Milano. Scendono da sette a cinque i componenti del consiglio di amministrazione e al vertice, al posto di Achille, travolto dallo scandalo, indagato per truffa e peculato, arriva il leghista Andrea Gibelli, ex segretario generale di Palazzo Lombardia. Come vicepresidente è stato indicato Gianantonio Arnoldi, ex deputato di Forza Italia.

Un cambio voluto dal governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni. "Dopo 17 anni voglio gente nuova, motivata, che abbia stimoli", è stato il leit motiv di questi giorni. E oggi, all’assemblea dei soci che si riunisce alle undici, in piazzale Cadorna al 14, verrà indicato il nuovo assetto. Affilano le armi anche i «piccoli azionisti», i pendolari, che guidati da Legambiente, si presentano oggi "con un cospicuo pacchetto di azioni", annuncia Dario Balotta. Ma è la presenza di Beppe Grillo, che andrà all’attacco dell’azionista di maggioranza, a far tremare i piani alti. "Siamo qui per tutelare gli interessi dei lombardi e per chiedere chiarimenti sulla pessima gestione aziendale da parte della strapagata governance: chi ha rubato deve pagare, proporremo di approvare un’ azione di responsabilità verso il management", puntualizza Stefano Buffagni, consigliere regionale Cinquestelle. Quanto basta per capire su cosa verterà il discorso di Grillo.

Per i pendolari, stanchi del fatto che il controllo pubblico (la Regione ha il 57%) ha mostrato falle notevoli nel sistema, «la scommessa - dice Dario Balotta di Legambiente - è quella di arrivare ad incidere sull’assetto della società. Sono cambiati i tempi, prima si occupavano i binari, oggi se si vuole contare si devono acquistare le azioni». Dal canto suo, il governatore Roberto Maroni, assicura che «stiamo rinnovando tutte le società» e ha confermato che lo stesso si farà con i vertici di Pedemontana.

Inizia anche su questa «partita» una settimana decisiva che dovrebbe concludersi venerdì. E la politica è in fibrillazione. La coordinatrice regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, vuole chiudere il cerchio, prima delle elezioni regionali, spingendo sempre su Stefano Maullu, primo dei non eletti alle elezioni europee, occupato nella campagna elettorale di Toti in Liguria. E per questo ha convocato, oggi alle 17, i vertici regionali. Ma il gruppo è spaccato, Fi vuole una figura tecnica, competente. Resta da vedere se le indicazioni degli azzurri possono in qualche modo coincidere con l’esigenza di rinnovamento espressa dal governatore Maroni.

Critica l’opposizione, in particolare i Cinquestelle. Per loro le «facce nuove di Maroni sono dei riciclati della politica». E il riferimento è a Gibelli e a Bonomi.

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