Fabri Fibra diffamò Valerio Scanu: il rapper condannato a Milano

All'interno della richiesta di rinvio a giudizio che è stata accolta dal giudice, il pm elencava anche le strofe della canzone che Scanu riteneva offensive

Fabri Fibra

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Milano, 1 luglio 2016 - Condannato Fabri Fibra a risarcire Valerio Scanu perché la canzone del repper 'A me di te' ha offeso la reputazione del cantante ed ex concorrente del programma 'Amici'. A stabilirlo è stato il Tribunale di Milano che essendo trascorsi i termini per ogni eventuale impugnazione, può considerarsi definitiva e quindi Fabri Fibra oltre a dover pagare una multa ha dovuto versare a Scanu anche una provvisionale (un anticipo di risarcimento) di circa 20mila euro. La sentenza ha accolto l'impostazione del pubblico ministero Silvia Petrucci, della procura di Milano, secondo cui Fabri Fibra "quale autore del brano 'A me di te', inserito nel suo cd dal titolo Guerra e pace ... offendeva Scanu".

All'interno della richiesta di rinvio a giudizio che è stata accolta dal giudice, il pm elencava anche le strofe della canzone che Scanu riteneva offensive, come: in realtà è una donna" o "Gli ho abbassato i pantaloni e sotto aveva un tanga". E nel testo sono numerose le allusioni sessuali esplicite riferite al cantante sardo. Per questo il pm ha ritenuto di accusare Il rapper del reato di diffamazione. Secondo il magistrato Fabri Fibra avrebbe offeso Scanu "facendo riferimento con scherno ai suoi orientamenti sessuali". La diatriba legale però potrebbe avere anche uno strascico, poiché Scanu ha dichiarato tramite i suoi legali di agire anche in sede civile per per ottenere un pieno risarcimento del danno che ritiene di avere subito.

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