Usa e Cina, ad agosto il Sudamerica: scatta la carica dei turisti stranieri a Expo

Con giugno 6 milioni di presenze: il 40% arriva a settembre e ottobre

Cittadini cinesi

Cittadini cinesi

Milano, 3 luglio 2015 - All'Expo scatta la carica dei visitatori asiatici e americani. Secondo le previsioni degli organizzatori, a luglio fuori dai tornelli arriverà la fetta principale del milione di turisti attesi dalla Cina e dei 700mila biglietti già venduti negli Stati Uniti. Ad agosto, invece, il testimone passa ai turisti di Brasile, Argentina e, più in generale, dei Paesi sudamericani, in corrispondenza di quella che nell’emisfero australe è «l’interruzione invernale», come ricorda Piero Galli, direttore evento e intrattenimento di Expo spa. Elaborando le analisi sui flussi turisti all’Esposizione universale di Milano, prima della partenza gli uomini di via Rovello avevano posto a 30% l’obiettivo di ingressi di stranieri sul risultato finale. «Nei primi due mesi abbiamo avuto una percentuale maggiore di quanto mi aspettassi – spiega Galli –. Vedendo i dati consuntivi, il 20% delle persone già venute in questa prima dell’Expo sono straniere. Il target del 30% è raggiungibile».

Gli organizzatori contano sull’effetto passaparola: chi ha già visitato i padiglioni di Rho diffonde la voce nella sua cerchia di parenti e amici. «Il livello di soddisfazione dei clienti è alto», spiega Galli. I primi risultati ora si attendono dall’Europa centro-occidentale: la maggior parte dei turisti stranieri di passaggio a maggio e giugno arrivavano infatti da Francia, Germania e Svizzera. Visto che i biglietti non sono nominativi, per conoscere le provenienze Expo analizza i dati delle visite attraverso indagini di mercato interne ed esterne. E le conclusioni, spiega Galli, indicano che le «l’Europa centro-occidentale sperimenterà di più gli ingressi di nuovi clienti, essendoci un segnale positivo». Expo sta già lavorando con le ferrovie europee con cui ha stipulato accordi di distribuzione per migliorare i collegamenti dalle province meno vivaci in termini di presenze. Sul tavolo sono aperti i dossier Slovenia, Austria meridionale, specie da Salisburgo, ma anche affinamenti dai cantoni svizzeri e da Germania e Francia.

La scorsa settimana il gruppo turistico Alessandro Rosso aveva comunicato di aver raggiunto quota tre milioni di biglietti acquistati, di cui un milione allocato sulla piazza cinese, 450mila su quella italiana e 300mila tra Asia e Sudamerica. Due giorni fa il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, ha annunciato che tra maggio e giugno l’evento ha totalizzato sei milioni di visitatori. Al netto dei 2,7 milioni di presenze del primo mese, a giugno gli ingressi oscillano oltre i 3,3 milioni. Il risultato, tuttavia, al momento non permetterebbe di raggiungere l’obiettivo finale dei 20 milioni di turisti in sei mesi, considerato anche il calo fisiologico di agosto. «Mai fare la media matematica – avverte Galli –. Negli Expo normalmente gli ultimi due mesi pesano più del 40%». Lo sprint è rimandato, per gli organizzatori se ne parla dopo le vacanze estive.

luca.zorloni@ilgiorno.net

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