Expo 2015, Sala: "Sono tranquillo, bene lo stato di avanzamento dei lavori"

Il commissario unico ha assicurato che "non ci sono stati danni alle strutture a causa del maltempo". Ed è convinto che l'Esposizione darà "un contributo al problema delle esondazioni". Si è solo detto "dispiaciuto per l'esito negativo del bando post evento"

Expo, il commissario unico Giuseppe Sala

Expo, il commissario unico Giuseppe Sala

Milano, 17 novembre 2014 - I lavori in vista di Expo 2015 proseguono e il commissario unico Giuseppe Sala, a margine della presentazione del padiglione della Coca-Cola, ha confermato le scadenze. "Chi vede il sito anche con occhi più esperti dei miei - ha spiegato Sala - ci rassicura sullo stato di avanzamento dei lavori. Ogni settimana si vede un progresso e io continuo a essere tranquillo".

SALA: "NESSUN DANNO PER IL MALTEMPO" - Poi ha assicurato che non ci sono danni nel sito Expo per il maltempo di questi giorni e in particolare di sabato ma mezza giornata di lavoro persa: "Ho fatto una lunga visita ieri al cantiere: non c'e' nessun tipo di danno, ma certo è che abbiamo perso delle ore di lavoro. Il vero problema e' quello. Noi siamo anche molto attenti a non mettere gli operai in condizioni di poca sicurezza" ha spiegato e "con la pioggia di sabato era molto difficile lavorare". Quindi "e' un monitoraggio ora per ora. Non c'e' stato nessun danno", ha confermato, anzi "e' stata un po' anche una prova della idraulicita' del sito, che ha agito bene".  La pioggia dei giorni scorsi, ha spiegato, e' stata un test per il funzionamento della vasca di laminazione presente sul sito per il torrente Guisa, che attraversa l'area. "Si e' allagato il Lake Arena, e il torrente Guisa e' monitorato. La vasca di laminazione interna al sito ha funzionato bene e il torrente non ha raggiunto livelli tali da preoccuparci", ha spiegato. "Difficile dire quanto ha impattato la mezza giornata persa ma da mercoledì' contiamo su 10 giorni di bel tempo, secondo le previsioni meteo". Quanto alle condizioni del sito Sala ha confermato che "non ci sono i problemi dell'inverno scorso quando si faceva movimento di terra, quando la terra impregnata diventava un problema: sono solo ore perse". Il commissario unico è motlo ottimista: : "L' Expo, non so ancora in che forma, ma un suo contributo deve portarlo anche al problema delle esondazioni" dei fiumi Seveso e Lambro che sta colpendo Milano. "È una mezza promessa quella che faccio - ha proseguito - perché vorrei prometterlo quando ho trovato qualche idea che oggi non ho. Ma credo che Expo non possa non contribuire a questo problema in qualche forma. Cercheremo di essere propositivi e in breve trovare qualche soluzione su questo tema che è importantissimo per la nostra città". 

SALA: "RIFLETTERE SULLE VIE D'ACQUA" - Alla domanda sul progetto delle Vie d'Acqua - ovvero se abbia ancora senso realizzarlo visto che probabilmente sarà terminato a evento già concluso - il commissario unico ha risposto: "Bisogna un attimo pensarci. Il tema è che bisogna obiettivamente arrivare all'Olona per mettere in sicurezza il deflusso dell'acqua e bisogna portare poi l'acqua alla Darsena, perché altrimenti cade molto del progetto" di recupero dell'antico porto di Milano. "È giusto rifletterci a questo punto, anche perché Milano ha anche una serie di altri problemi che vediamo ogni giorno e credo che l' Expo in sé, non so ancora in che forma, ma un suo contributo deve portarlo anche al problema dell'esondazione che ormai è un problema drammatico". Sala ha poi spiegato che non sa ancora dire se sia possibile far confluire su questa nuova idea risorse inizialmente destinate alle Vie d'Acqua, "anche perché gli investimenti sono legati a un decreto del Governo che li destina". «Lasciatemici lavorare - ha aggiunto -, perché anche da cittadino penso che di fronte a un tema del genere non si può restare indifferenti. Sono d'accordo all'idea di provare a ragionarci e capire cosa si può fare. Io ovviamente sono un manager e devo essere certo dal punto di vista tecnico della fattibilità delle cose. Vorrei veramente ragionarci". 

SALA: "SU ALBERO VITA SCADENZA IL 20 NOVEMBRE" - Resta il 20 novembre la data ultima per la decisione sulla realizzazione dell'Albero della Vita sul sito Expo. Il commissario unico Giuseppe Sala. ha spiegato: "Adesso le strutture stanno lavorando. Abbiamo coinvolto anche il cda. Mercoledì' abbiamo un altro cda per fare il punto sull'Albero e non solo, pero' la scadenza e' il 20 novembre. Aspettiamo il 20. Nel frattempo - ha aggiunto - stiamo mettendo a punto i vari contratti con Brescia e il Politecnico e la preparazione del bando da mettere a gara che poi deve operativamente andare a Cantone per l'esame dell'Anac".

SALA: "TRANQUILLO SU TEMPI PADIGLIONE ITALIA" - "Io continuo a essere tranquillo": così Giuseppe Sala, ha risposto a chi gli chiedeva conto dei tempi di realizzazione di Padiglione Italia. "Ogni settimana si vedono progressi, io continuo a essere tranquillo", ha detto il commissario, spiegando che "chi vede il sito e lo vede con occhi esperti, anche più esperti dei miei, ci rassicura sullo stato di avanzamento". Altra questione è invece quella dell'installazione dell'Albero della Vita. «Adesso le strutture stanno lavorando. Abbiamo coinvolto anche il cda.

SALA: "DISPIACIUTO PER IL BANDO POST EXPO" - Dopo l'esito negativo del bando per il futuro dell'area su cui si svolgerà l'evento - è andato deserto - il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, ha chiesto un incontro con i soci, Comune di Milano e Regione Lombardia, per discutere sul da farsi perché "bisogna trovare una soluzione". "Sono dispiaciuto - ha detto Sala -. Adesso, anche se non è direttamente responsabilità nostra, vorrei parlarne un pò con Comune e Regione per capire le intenzioni che hanno. Bisogna trovare una soluzione". "È molto importante che passi il messaggio positivo che qualcosa dell'evento rimarrà", ha aggiunto. E sull'ipotesi, sostenuta dal Pirellone, di procedere con un bando 'spezzatinò (ovvero suddividendo l'area e mettendo a gara ogni differente porzione), Sala ha spiegato che «bisogna vederne la fattibilità, anche rispetto a quanto è stato approvato dal Consiglio comunale di Milano". Il rischio, ha concluso, è che ci sia "una divergenza fra questo tipo di ipotesi e quanto ad oggi approvato, però una soluzione bisogna trovarla. Conosco abbastanza poco la materia: vorrei fare in settimana una veloce discussione con gli enti preposti".

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